Corea del Sud: la Cina è 'profondamente sorpresa e insoddisfatta' per le accuse di spionaggio di Yoon

Dic 14, 2024 - 07:04
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Corea del Sud: la Cina è 'profondamente sorpresa e insoddisfatta' per le accuse di spionaggio di Yoon

La Cina è “profondamente sorpresa e insoddisfatta” per le accuse di spionaggio lanciate dal presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, nel suo discorso alla nazione di oggi, 12 dicembre. Lo ha detto durante la regolare conferenza stampa la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning. Nel difendere la proclamazione della legge marziale lo scorso 3 dicembre, Yoon ha attribuito la decisione, tra le altre cose, ai tentativi dell’opposizione di bloccare una legge volta a impedire le attività di spionaggio di Pechino. In questo senso, il presidente sudcoreano ha menzionato due casi, avvenuti a giugno e a novembre di quest’anno, in cui presunte spie cinesi avrebbero cercato di acquisire informazioni su asset militari nazionali e statunitensi. Il riferimento è all’arresto, lo scorso giugno, di tre studenti cinesi che avrebbero utilizzato un drone per filmare la portaerei Usa Theodore Roosevelt attraccata al porto di Busan, e a quello, il mese scorso, di un turista cinese che avrebbe ripreso con un drone la sede del Servizio nazionale d’intelligence (Nis) a Seul. Secondo il ministero degli Esteri di Pechino, si tratta di accuse “infondate”. “La Cina è profondamente sorpresa e insoddisfatta dalle dichiarazioni rese dalla parte sudcoreana”, ha detto Mao senza citare per nome il presidente Yoon. “Tutto questo non conduce a uno sviluppo sano e stabile delle relazioni tra i nostri Paesi”, ha aggiunto la portavoce. Yoon, nel suo intervento, ha accusato l’opposizione di ostacolare i suoi sforzi volti a riformare la legge anti-spionaggio, che nella sua versione attuale “non punisce in alcun modo i cittadini stranieri”. Il presidente sudcoreano, sul cui capo pende una nuova mozione di messa in stato d’accusa presentata oggi dall’opposizione, non ha fornito ulteriori dettagli, ma ha promesso che continuerà “a combattere con il popolo fino all’ultimo minuto”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv