'Da Quore a Cuore'. Per correggere gli errori di chi trascura il rischio o la gestione di un infarto

Sep 26, 2024 - 04:19
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'Da Quore a Cuore'. Per correggere gli errori di chi trascura il rischio o la gestione di un infarto

Sembra un gioco di parole o, peggio ancora, un imperdonabile errore da matita rossa, ma la scelta di usare un termine diverso è intenzionale. Questa diversità è cruciale e spiega il titolo della campagna Novartis “Da Quore a Cuore”, patrocinata dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) e dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC), per sostenere il progetto educativo “Ascolta il tuo battito”. La campagna vuole riportare l’attenzione su quanti hanno un “quore” debole perché ad alto rischio di malattie cardiovascolari o perché non riescono a seguire le raccomandazioni cliniche dopo l’evento, fondamentali per guidarli a ritrovare un “cuore” più sano. “Non avrei mai immaginato a 52 anni di dover affrontare un attacco di cuore e modificare la gestione post-intervento. Come atleta ho sempre creduto che il mio cuore fosse in perfetta forma eppure, in quel momento, ho realizzato la sottile differenza che esiste tra un “Quore” e un “Cuore”. Dopo l’infarto – spiega Antonio Rossi, campione olimpionico di canoa – ho capito quanto sia importante non solo allenare il corpo, ma anche prendermi cura del cuore in modo completo e consapevole. Grazie al supporto del centro cardiologico di riferimento che mi ha reso maggiormente consapevole, ho imparato a gestire il percorso di cura e di monitoraggio del colesterolo LDL, per evitare che il mio “Quore” resti vulnerabile”. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nei soggetti adulti di cui il 30% ascrivibile a una condizione di trombosi o di aterosclerosi (cardiopatia ischemica, l’ictus ischemico e l’arteriopatia periferica. La campagna “Da Quore a Cuore” si rivolge a quanti hanno un alto rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica (es. hanno già avuto un infarto o un ictus, o soffrono di diabete, o hanno una familiarità con queste patologie) e a quanti hanno già avuto un evento acuto, ma che non seguono correttamente il percorso di cura. “Con questa iniziativa è chiaro l’intento di sottolineare l’importanza di una corretta gestione di un “quore” che non è più quello di prima e che richiede una cura e un’attenzione diversa e più consapevole. Attraverso la prevenzione secondaria, viene incoraggiata una serie di comportamenti e di scadenze da rispettare per verifiche periodiche sui valori di monitoraggio (colesterolo LDL, pressione, glicemia, etc.) e dell’andamento del piano terapeutico. Mantenere i livelli di LDL entro i limiti raccomandati abbassandone in modo importante- spiega Alberico Catapano, Presidente SISA (Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi) – è essenziale per ridurre il rischio di recidive e complicanze. Inoltre, i controlli rigorosi e costanti di questi parametri permettono di adattare tempestivamente le terapie, migliorando quindi la prognosi e la qualità di vita dei pazienti”. “Questa campagna rappresenta perfettamente l’impegno costante di Novartis nel fronteggiare le sfide più complesse nel campo delle malattie cardiovascolari. Da oltre 40 anni continuiamo a mettere la scienza e le tecnologie più avanzate al servizio della salute, sviluppando nuove soluzioni terapeutiche per le patologie cardiovascolari. Continua il nostro impegno nella prevenzione secondaria – commenta Paola Coco, CSO & Medical Affairs Head, Novartis Italia – offrendo il supporto e le risorse necessarie per affrontare le sfide che seguono un evento cardiaco. Insieme a professionisti sanitari, Istituzioni e Associazioni pazienti, vogliamo aiutare le persone a vivere una vita più lunga e sana, garantendo che nessun cuore smetta di battere prematuramente”. Per dare concretezza a questo messaggio, partono oggi dal Policlinico di Milano, e proseguiranno in altre Regioni della penisola, i controlli gratuiti del colesterolo LDL e i consulti degli specialisti cardiologi. “Il triste primato delle malattie cardiovascolari conferma la principale causa di morte nel mondo, superando persino i tumori. Le innovazioni disponibili permettono ora di prevenire circa l’80% degli eventi cardiovascolari ed è fondamentale promuovere iniziative come queste, in cui i centri cardiologici implementano percorsi strutturati e personalizzati, per garantire una salute cardiovascolare ottimale e per ridurre il rischio di eventi avversi. Passare da un “quore” debole a un “cuore” controllato – continua Stefano Carugo, Direttore del Dipartimento Area Cardio-Toraco Vascolare del Policlinico di Milano – rappresenta un percorso molto ampio per intercettare e educare i soggetti ad alto rischio”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv