Da Roma a Cortina in treno, ecco l'Orient Express d'Italia
Da Roma a Cortina d'Ampezzo in treno, dalla capitale alla Conca Ampezzana, viaggiando di notte, cullati dal movimento del treno in vagoni letto e vetture cuccette. Una nuova modalità di svago, una vacanza che inizia già in carrozza, un fascino particolare fatto di piccoli e grandi dettagli, che si può definire #altravelocita. È partito venerdì 15 dicembre il primo viaggio del nuovo "Espresso Cadore" uno dei treni della "Treni Turistici Italiani" società del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane. Si sale sul treno a Roma per scendere a Calalzo di Cadore e raggiungere Cortina con un autobus dedicato. Roma ore 21, comincia l'esperienza di viaggio. Il vagone letto è gestito dal conduttore in giacca rossa con bottoni dorati, che accompagna gli ospiti nelle rispettive cabine ed elenca le modalità del servizio. Il bagaglio per la notte in cabina e la valigia più grande viene presa in consegna per essere portata nella carrozza bagagliaio dove si possono riporre anche attrezzature da sci, biciclette o bagagli ingombranti che saranno riconsegnati alla discesa dal treno. Alle ore 21 e qualche minuto ci si sposta nella carrozza ristorante, alle pareti dei corridoi suggestive immagini d'epoca di Cortina, della ferrovia e della stazione di Calalzo. Ci si siede a tavola, con tovaglia e tovaglioli di stoffa, piatti di ceramica e bicchieri di vetro e una piccola lampada. Un vero ristorante ricco di atmosfera. Il menù è invitante: tre primi, tre secondi, due contorni e due dessert, tra i quali scegliere la propria cena. Scialatielli con ragù bianco, filetto di salmone alle erbe e catalogna saltata in padella, per chiudere con cheesecake ai frutti di bosco. Carta dei vini con una bella geografia enologica e cestino del pane con tre varianti. Dalla cucina con veri fornelli, lo chef Daniel D'Urso, di Latina, fa uscire piatti di gusto e di livello. Per chi desidera un amaro "Vaca Mora" detto anche "del Ferroviere" racconta sull'etichetta che la distilleria era accanto alla stazione di Schiavon, dove i passeggeri attendevano appunto la Vaca Mora, come veniva chiamata la locomotiva a vapore. Alle 21.40, durante la cena, partenza del convoglio. Il bar resta aperto per tutta la durata del viaggio. È il momento di ritirarsi in cabina letto, dove riposare nelle lenzuola di cotone, griffate Treni Turistici Italiani e utilizzare il lavabo presente in cabina e la trousse con il necessario per la toeletta, inclusa mascherina per gli occhi e pettine. Cullati dal dondolio del treno si dorme bene e all'ora desiderata il conduttore, bussa alla porta per dare la sveglia. La colazione, inclusa, si può consumare in cabina o ancora nel vagone ristorante. Dai vetri si gode dell'alba sulle Dolomiti e dei raggi del sole che illuminano la valle, poco alla volta. Alle 7.57 l'Espresso Cadore giunge nella stazione di Calalzo di Cadore, dove l'autobus dedicato attende per portare i viaggiatori a Cortina, regina delle Dolomiti. È domenica sera, il convoglio dai colori grigio e azzurro di Treni Turistici Italiani è pronto a partire alle ore 21 da Calalzo di Cadore diretto a Roma Termini. Il comfort delle carrozze riporta subito nell'atmosfera vissuta all'andata. Per cena dal menù, diverso dal viaggio precedente, ecco agnolotti e polpette al sugo con carciofi in "tecia". Alle 6.40 di lunedì il sole sorge a Roma Tiburtina e pochi minuti dopo si scende a Termini. Il treno viaggia fino al 25 febbraio durante tutti i fine settimana, da Roma Termini a Calalzo di Cadore il venerdì notte e la domenica notte da Calalzo, per giungere a Roma Termini alle ore 6.40. Previste, all'andata e al ritorno, fermate intermedie a Orte, Orvieto, Treviso, Ponte nelle Alpi e Longarone - Zoldo.
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