Duecento i presepi alla mostra di Città di Castello
Città di Castello, con la 22/a edizione della mostra internazionale di arte presepiale, in programma dal 2 dicembre al 7 gennaio, punta a essere la patria delle Natività d'autore, laboratorio e vetrina delle migliori scuole nazionali del settore. Circa 200 opere in vetrina, in rappresentanza 65 maestri artigiani e associazioni provenienti da tutta Italia e dall'estero nella suggestiva cripta della basilica cattedrale. La mostra sarà aperta al pubblico il giovedì, venerdì, sabato e domenica, festivi e prefestivi, dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19,30. Una accanto all'altra, all'interno di teche in legno illuminate, saranno esposte le opere dei più grandi artisti presepisti italiani provenienti da scuole rinomate come quella di Napoli, Bergamo, Palermo, Avellino oltre che dalla Toscana, Lazio ed ovviamente Umbria. Ci saranno anche diverse associazioni prestigiose come quelle di Napoli con capofila l'associazione italiana Amici del presepe, presente fin dalla prima edizione, Avellino, Monte Porzio Catone, Aprilia e San Giovanni Valdarno. In mostra, raccolte private ed artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania: la collezione Bonechi, Dini, Arxaia. Una sezione sarà dedicata a pittori locali. Ci sarà anche un grande presepe siciliano. Torneranno i presepisti di Cascia con l'associazione Carbonari, che, dopo il terremoto e la pandemia hanno sospeso le attività e per Città di Castello presenteranno un presepe tradizionale allestito per l'occasione. Alla mostra potranno partecipare nella sezione appositamente allestita, le scuole, gli asili e le associazioni di assistenza per disabili che - si sottolinea in una nota del Comune di Città di Castello - rendono la rassegna ancora più originale e densa di significati sociali a partire da un presepe per non vedenti realizzato da un artista di fama nazionale. Sarà poi una mostra internazionale con una parte della collezione Presepi dal mondo di San Giovanni Valdarno con il tema del cammino di Compostela. Novità assoluta sarà infine la presenza di un presepe dedicato alla "cerca e cavatura" del tartufo (dal 2021 patrimonio Unesco), realizzato dagli artisti Vincenzo Saccardo e Salvatore Fiore di Avellino. La mostra è gestita, fin dalla nascita, dall'associazione presepistica locale, intitolata al compianto e appassionato fondatore, "Gualtiero Angelini" (insieme a Claudio Conti e Silvio Bambini). Il visitatore potrà ammirare presepi ad ogni angolo del centro storico non solo dove avere fatto il percorso in cattedrale. "L'operazione storico-culturale messa in campo con passione e competenza dagli 'Amici del presepio' in queste edizioni - hanno sottolineato il sindaco Luca Secondi e gli assessori, Michela Botteghi e Letizia Guerri - ha un sapore quasi programmatico e riteniamo che sia particolarmente focalizzata sul panorama nazionale del genere presepiale e sul clima della città. Il brand turistico rinascimento e contemporaneità, con cui stiamo proiettando l'immagine del territorio, trova i principali attrattori nel patrimonio artistico e architettonico, connotandoci come meta d'arte. In questi due decenni - hanno concluso, sindaco ed assessori - la mostra internazionale di arte presepiale, come nel tempo abbiamo imparato a chiamarla, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell'uomo resistono alle mode ed anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno". Per le informazioni: Iat Comune Città di Castello, 075-8559922 - 339-4887973 - www.comune.cittadicastello.pg.it; www.cittadicastelloturismo.it.
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