Europei di calcio 2024, le Teche Rai pubblicano la raccolta 'Italia ’68: il primo europeo azzurro'
In occasione degli Europei di calcio 2024, le Teche Rai pubblicano la raccolta “Italia ’68: il primo europeo azzurro”, che celebra la storica vittoria della Nazionale italiana nella competizione continentale del 1968, disponibile da oggi su RaiPlay. All’interno della collezione è riproposta la peculiare “doppia finale” all’Olimpico di Roma contro la fortissima Jugoslavia dell’epoca, con la prima partita disputata l’8 giugno 1968 con la telecronaca del veterano Nicolò Carosio, e la seconda di due giorni dopo, commentata dal più giovane Nando Martellini. Il regolamento di allora prevedeva infatti che, in caso di pareggio anche alla fine dei supplementari, l’incontro dovesse essere ripetuto, senza il ricorso alla lotteria dei rigori: la prima finale vide un’Italia non molto brillante raggiungere, con un goal di Domenghini quasi al termine dei tempi regolamentari, gli jugoslavi già in vantaggio con Dzajić al 39°; la “finalissima” del 10 giugno mostrò, invece, un gioco molto più incisivo degli Azzurri, mandati in campo dall’allenatore Ferruccio Valcareggi con una formazione rivoluzionata che prevalse con due reti degli astri nascenti Gigi Riva e Pietro Anastasi. L’Italia per la prima volta nel dopoguerra si aggiudicava un torneo internazionale, a trent’anni di distanza dalla seconda Coppa del Mondo vinta dalla leggendaria squadra di Vittorio Pozzo, mettendo fine a una lunghissima serie di delusioni culminata nell’ingloriosa eliminazione ai Mondiali d’Inghilterra del 1966 per mano della Corea del Nord. Stranamente, le due finali del ’68 non sono rimaste impresse nell’immaginario collettivo come un evento televisivo paragonabile all’emozione della “partita del secolo” contro la Germania di due anni dopo a Città del Messico, la mitica semifinale mondiale del 4 a 3: eppure, in quell’anno attraversato dalla febbre della rivolta generazionale e del conflitto politico, si videro per la prima volta nelle strade, dopo le manifestazioni dei giovani universitari, anche i caroselli di automobili imbandierate e l’esplosione di gioia dei tifosi in festa. Era probabilmente l’euforia liberatoria di un Paese giunto a quel traguardo dopo gli anni della ricostruzione e poi del miracolo economico, entusiasmo non tanto paradossale se in quel giugno ’68 risuonavano nell’aria anche le note di “Azzurro” di Celentano, fatte apposta per essere cantate in coro. Proprio per ricordare quei momenti di esultanza collettiva, l’antologia delle Teche presenta, accanto alle due trasmissioni integrali delle partite, alcuni servizi speciali del giorno dopo, con le interviste di Alberto Lupo nell’inedita veste di cronista sportivo alla gente accorsa allo Stadio Olimpico o la corsa di un giovanissimo Gianni Minà al centro del campo per immortalare il commovente abbraccio tra Mazzola e Anastasi dopo il fischio finale. Infine, una vera e propria chicca, da riscoprire insieme a tutto il suggestivo repertorio scelto per la raccolta, è la conversazione della “Domenica Sportiva” con Pelé, chiamato a commentare dopo il primo incontro la prova dei calciatori italiani.
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