Firmato l'atto per il riequilibrio della concessione in capo a Venezia Terminal Passeggeri
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha sottoscritto oggi con Venezia Terminal Passeggeri, la società che gestisce il traffico dei passeggeri nel porto di Venezia e che è partecipata dalla stessa AdSP, l'atto suppletivo che prevede l'estensione della concessione in capo a VTP di ulteriori dieci anni, un nuovo piano di investimenti e la ridefinizione degli ambiti oggetto della stessa per i terminal Venezia Marittima, Isola Saloni di Chioggia e Canale Nord di Marghera e degli interventi da realizzare ( del 26 febbraio e 20 giugno 2024). Il documento disciplina le modifiche intervenute rispetto a quanto già previsto dagli atti di concessione che dal 2000 hanno dato assetto e sviluppo ai terminal passeggeri di Marittima e di Chioggia, nel contesto delle ordinanze del commissario crociere Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, che è presidente della stessa AdSP, emanate nel periodo 2021-2024 a seguito del decreto governativo del 2021 che impedisce alle grandi navi di raggiungere la stazione marittima di Venezia attraverso il Bacino di San Marco, il Canale di San Marco e il Canale della Giudecca ( del 13 luglio 2021). L'obiettivo dell'atto suppletivo è di consentire a VTP, quale gestore interessato dal divieto di transito di cui all'art. 1, comma 2 del decreto-legge n. 103/2021, il mantenimento della gestione dei beni demaniali destinati alle operazioni di sbarco e imbarco passeggeri e delle attività collegate e/o connesse previste all'interno degli atti di concessione già rilasciati. Sulla base del comma 5 dell'articolo 1 del decreto-legge che, per il riequilibrio del piano economico finanziario della concessione, stabilisce che la revisione della concessione può prevedere la proroga della sua durata, la riduzione, rateizzazione o rimodulazione del canone concessorio, l'atto siglato oggi prevede la riparametrazione temporale della concessione vigente dal termine di attuale scadenza, fissato al 31 maggio 2026, sino al 31 maggio 2036, sulla base del piano delle attività di VTP. Tale estensione - ha spiegato l'ente portuale veneziano - tiene conto sia del tempo necessario al recupero della piena funzionalità della concessione, che ha risentito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 103/2021, sia del tempo strettamente necessario all'ammortamento degli investimenti necessari all'attrezzaggio dei terminal e l'utilizzo dei nuovi ormeggi che VTP Spa si è impegnata a realizzare con un investimento di 19,2 milioni di euro. Il tutto in parallelo con le opere commissariali legate al miglioramento dell'accessibilità nautica (manutenzione dei canali e “smussi”) e alla costruzione della stazione marittima a Canale Nord. Per quanto riguarda gli ambiti, invece, l'atto di concessione regola e dà assetto ai tre compendi in gestione a VTP: il Terminal Venezia Marittima comprensivo di aree, viabilità, banchine, specchi acquei e fabbricati come risulterà a seguito della restituzione di alcuni fabbricati in area Marittima, San Basilio e Santa Marta , il Terminal Isola Saloni con le aree, viabilità, banchine, specchi acquei e fabbricati che costituiscono il terminal operativo a Chioggia e il Terminal Canale Nord Marghera comprensivo di aree, viabilità, banchine, specchi acquei e fabbricati che verranno realizzati da VTP a conclusione delle opere commissariali previste dal decreto interministeriale n. 545 del 31 dicembre 2021. Insieme a una ridefinizione dei tempi e degli ambiti della concessione, il documento stabilisce un sistema di monitoraggio e revisione volto a verificare e mantenere l'equilibrio economico e finanziario della concessione e il rispetto delle condizioni assunte ai fini del mantenimento dell'estensione decennale. «Questo atto - ha commentato il presidente dell'AdSP e commissario straordinario, Fulvio Lino Di Blasio - è il risultato di un lungo e fruttuoso lavoro tecnico di confronto con VTP, condotto in ottemperanza del decreto-legge n. 103/2021. Non era facile, ma abbiamo raccolto la sfida facendo squadra: come struttura commissariale e come Autorità di Sistema - insieme al vice ministro Rixi, alla Direzione porti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Comitato di gestione, alla Capitaneria di Porto e con il supporto fondamentale dell'Avvocatura Distrettuale dello Stato - abbiamo individuato la migliore soluzione per garantire continuità allo sviluppo del traffico passeggeri degli scali veneti e dei servizi collegati, fornendo così maggiori certezze per il mercato e conferme per tutti i lavoratori del comparto. Il futuro della crocieristica in ottica più sostenibile, senza mai dimenticare il necessario equilibrio con il settore commerciale, passa anche per questo importante passaggio amministrativo che rappresenta una vera e propria svolta per la nostra portualità». Evidenziando che oggi è la conclusione di « un grande lavoro di concertazione e di confronto che ha permesso di dare piena forma al nuovo modello di offerta crocieristica in laguna, fondato sul programma di approdi diffusi nato a seguito del decreto 103 del 2021», il presidente e amministratore delegato di Venezia Terminal Passeggeri, Fabrizio Spagna, ha specificato che l'intento è di «dar vita ad una “nuova normalità”, che punta fortemente su un segmento di clientela medio-alta, con l'obiettivo di creare a Venezia un polo per le crociere di lusso fondato sulla qualità dei servizi e sul rispetto per il contesto in cui opera. Grazie all'atto suppletivo firmato oggi - ha aggiunto Spagna - saremo dunque in grado di portare avanti con chiarezza un programma di investimenti ambizioso, che prevede l'impiego di 19,2 milioni di euro per dotare i porti di Venezia e Chioggia di infrastrutture e tecnologie all'avanguardia che consentiranno una fluida gestione dei flussi. Siamo certi che la strada intrapresa sia quella giusta e che, grazie alla collaborazione tra tutti i soggetti in gioco, potremo dar vita ad un modello compatibile con la bellezza e la fragilità di Venezia e, al contempo, rispettoso del tessuto economico e sociale del territorio, bilanciando la necessità di accogliere visitatori con l'impegno a proteggere e valorizzare il nostro patrimonio unico».
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