Fondazione Prada, mostra e convegno su malattie neurodegenerative

Ott 17, 2024 - 02:50
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Fondazione Prada, mostra e convegno su malattie neurodegenerative

Apre al pubblico in Fondazione Prada a Milano “Preserving the Brain: A Call to Action”, il progetto dedicato alla prevenzione delle malattie neurodegenerative. Il nuovo appuntamento è lo sviluppo di “Human Brains”, il programma che la Fondazione dedica dal 2018 alle neuroscienze. Realizzato in collaborazione con quindici importanti istituti di università internazionali e sei organizzazioni e associazioni italiane di pazienti, “Preserving the Brain: A Call to Action” è costituito da un convegno scientifico e una mostra accompagnata da un programma di incontri (novembre 2024 – aprile 2025) che si svolgeranno nella sede di Milano di Fondazione Prada. “Mostra e convegno – ha detto ad askanews il professor Giancarlo Comi, direttore scientifico del progetto Human Brains – sono intimamente legati tra di loro, la mostra è un’occasione per raccogliere a Milano i più grossi ricercatori nel settore delle malattie neurodegenerative dando loro l’opportunità di dibattere su gli aspetti più recenti dei risultati delle ricerche e la mostra vuole essere il trait d’union tra il mondo accademico e il mondo comune, quindi riuscire a riportare attraverso questa mostra, che rimarrà aperta fino a inizio aprile, una serie di informazioni che noi riteniamo essere di interesse comune, perché qui noi dibattiamo su come cercare di prevenire le malattie neurodegenerative, su come anche i nostri comportamenti individuali, non solo le decisioni dei nostri politici, possono impattare sulla nostra salute”. Questa nuova edizione vuole concentrare la propria attenzione sull’importanza della prevenzione e del trattamento precoce per patologie ampiamente diffuse e tuttora incurabili come la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, la malattia di Parkinson, la Sclerosi laterale amiotrofica e la Sclerosi multipla. “Qui – ha aggiunto Comi – parleremo di inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque, parleremo di cibo, di qualità di cibo, di quantità di cibo, parleremo dei fattori che ci proteggono dal decadimento fisico e mentale e qui ovviamente parleremo dell’importanza della vita sociale, dell’importanza della cultura in primis proprio, ma anche dell’importanza dell’esercizio fisico”. La mostra, aperta al pubblico fino al 7 aprile 2025, si conclude con un ampio spazio dedicato alla prevenzione secondaria, cioè all’individuazione precoce di soggetti a maggiore rischio, suscettibili pertanto di una terapia iniziata in una fase preclinica e quindi di una maggiore possibilità di successo. Ancora una volta è poi interessante e importante sottolineare l’impegno sul terreno scientifico di una delle più grandi istituzioni di arte contemporanea in Italia, a testimonianza di uno sguardo più ampio e profondo, anche su quella che è l’idea di “cultura” che alimenta la nostra vita reale.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv