Frode IVA da 17 milioni: arresti e sequestri in Italia su richiesta dell’EPPO
Su impulso della Procura europea (EPPO) di Roma, la Guardia di Finanza di Bolzano ha eseguito perquisizioni e sequestri a Roma e Brescia nell’ambito di un’inchiesta su una frode IVA da circa 17 milioni di euro legata alla vendita di prodotti elettronici. Un uomo, ritenuto il vero gestore di diverse società coinvolte, è stato posto agli arresti domiciliari, mentre ad altri tre indagati, considerati prestanome, è stato vietato gestire attività aziendali. I sequestri, disposti dal Tribunale di Roma, hanno riguardato conti bancari, denaro, veicoli, orologi di lusso e altri beni per un valore superiore a 17 milioni. L’indagine riguarda un gruppo criminale che, dal 2017, avrebbe operato una frode nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di dispositivi elettronici, sfruttando fatture false e società fittizie (missing trader) per offrire prodotti come laptop e smartphone a prezzi molto bassi, ottenendo un vantaggio sleale e sospetti di riciclaggio. L’attività investigativa è partita da controlli di routine che hanno rilevato offerte anomale sul mercato e ha portato a scoprire la rete fraudolenta, ancora al vaglio delle autorità giudiziarie. Tutti gli indagati sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva.
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