Gaza, l’esercito d’Israele: 'Uccisi metà dei combattenti dell’ala militare di Hamas'
L’esercito israeliano ha annunciato che dall’inizio della guerra metà dei capi dell’ala militare del movimento islamista palestinese Hamas, le Brigate Ezzedine al Qassam, sono stati uccisi e circa 14.000 membri del gruppo armato sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza, tra cui sei comandanti di brigata e oltre 20 comandanti di battaglione. Le Forze di difesa israeliane (Idf) ritengono che Hamas sia in crisi di manodopera, che le capacità di comando e controllo sulle forze combattenti sul campo si stiano erodendo e che ci siano “crepe” nella motivazione dei militanti e dei comandanti. L’esercito ha inoltre affermato che dallo scoppio della guerra, nella Striscia di Gaza, sono stati attaccati con l’Aeronautica 37.000 obiettivi e più di 25.000 infrastrutture e siti di lancio di razzi. Secondo un documento contenente i dettagli del battaglione Shujaiyeh di Hamas, ritrovato dall’esercito a maggio, l’unità aveva 435 combattenti, ovvero circa un terzo della forza combattente che aveva il 7 ottobre. Dal documento rinvenuto a maggio è emerso che il battaglione aveva in dotazione 270 armi delle 950 esistenti prima della guerra (il 7 ottobre) e 140 missili anticarro. L’esercito ritiene che la condizione del battaglione Shujaiyeh, considerato più forte rispetto agli altri battaglioni di Hamas, indichi la tendenza generale della capacità operativa del gruppo. Secondo le Idf, Hamas sta cercando di risolvere la mancanza di combattenti reclutando civili non professionisti per rimpolpare l’ala militare. L’esercito ha anche affermato che per i membri di Hamas è difficile restare nei tunnel per lunghi periodi di tempo e ha evidenziato le difficoltà derivanti dai nove mesi di combattimento e dal caldo intenso dell’estate a Gaza. L’esercito ritiene che la difficoltà di rimanere sottoterra abbia portato all’uscita di Mohammad Deif e del comandante della Brigata Khan Yunis, Rafa Salameh, dai tunnel, dando alle Idf una finestra per cercare di ucciderli lo scorso fine settimana. Parallelamente, i militari ritengono che ci vorranno molti altri mesi per completare la ricerca dei tunnel di contrabbando transfrontalieri di Hamas lungo il confine tra Gaza e l’Egitto. Finora sono stati individuati 25 tunnel. I militari del genio stanno setacciando meticolosamente l’intera area di confine tra Gaza e l’Egitto a Rafah, lungo il Corridoio Filadelfia, demolendo strutture entro circa 800 metri dal confine. Molti dei tunnel di Hamas nell’area del Corridoio di Filadelfia, compresi i tunnel che si trovano nell’area del valico di Rafah, si addentrano in profondità a Rafah, la città più meridionale della Striscia.
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