Gaza, Onu: distrutto quasi il 70% di campi coltivati e strade
Dal lancio dell'offensiva militare israeliana su vasta scala e negli scontri coi guerriglieri palestinesi, 353 giorni fa, è stato distrutto il 68% dei terreni coltivati della Striscia di Gaza. Lo rivela un rapporto delle Nazioni Unite dell'United Nations Satellite Centre (Unosat), basato sull'analisi di immagini satellitari ottenute fino al 27 agosto scorso. Si tratta di 102 chilometri quadrati di terreni.
La maggior parte delle devastazioni si concentrano nel nord - pari al 78% del totale. Nel sud, l'area più colpita è quella intorno alla città frontaliera di Rafah.
Lo studio Onu riferisce inoltre che anche il 68% delle strade è andato perso a causa dei bombardamenti, per un totale di 1.190 chilometri, stando alle immagine fino al 18 agosto.
Distrutto anche il sistema scolastico: a luglio il Fondo Onu per l'Infanzia (Unicef) ha avvertito che ben 477 scuole su 564 sono danneggiate, pari quasi all'85% del totale. A settembre il Fondo globale delle Nazioni Unite per l'istruzione nelle emergenze (Education Cannot Wait), ha aggiornato il dato al 90%. A Gaza ben 625mia studenti non saranno in grado di frequentare la scuola quest'anno.
Quanto al sistema sanitario, il mese scorso l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha fatto sapere che solo 16 ospedali su 36 della Striscia sono "parzialmente funzionanti". Distrutto o danneggiato anche il 60% delle moschee.
"È inimmaginabile il livello di sofferenza a Gaza, il livello di morti e distruzione non hanno eguali in tutto ciò a cui ho assistito da quando sono diventato segretario generale", la denuncia del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a inizio mese. Nelle ultime ore il ministero della Salute ha aggiornato a 41.467 il bilancio dei morti, di cui 12 nelle ultime 24 ore, e 95.921 feriti. Nella Cisgiordania occupata sono state invece arrestate 25 persone.
Al momento le forze israeliane stanno conducendo anche una pesante offensiva nel sud del Libano. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha rinviato a domani il suo viaggio a New York per prendere parte all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso da domenica, e il suo intervento dovrebbe tenersi venerdì, stando alla Radio dei militari israeliani.
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