Hapag-Lloyd registra un ritorno alla crescita dei ricavi trimestrali, ma calano gli utili
Dopo cinque trimestri di consistente calo, nel secondo trimestre di quest'anno i ricavi della compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd sono tornati a crescere lievemente nonostante il valore dei noli marittimi abbia segnato un diminuzione. È invece proseguito il trend di aumento dei volumi di contenitori trasportati dalla flotta. Nel periodo aprile-giugno del 2024 i ricavi sono ammontati a 4,54 miliardi di euro, con un rialzo del +2,9% sullo stesso periodo dello scorso anno. I soli ricavi generati dall'attività di trasporto marittimo containerizzato sono stati pari a 4,45 miliardi (+0,9%), di cui 931,9 milioni relativi ai traffici con l'America Latina (-17,7%), 840,3 milioni ai traffici transpacifici (+23,4%), 795,1 milioni a quelli con il Far East (+14,6%), 711,3 milioni ai traffici transatlantici (-23,9%), 379,5 milioni ai traffici con il Medio Oriente (+15,3%), 247,3 milioni ai traffici con l'Africa (-3,6%) e 135,2 milioni a quelli intra-asiatici (-1,9%). I ricavi derivanti dall'attività di trasporto marittimo containerizzato sono stati generati da un volume di trasporti pari complessivamente a 3,06 milioni di teu (+3,2%), di cui 756mila teu trasportati dai servizi con l'America Latina (+4,1%), 565mila teu da quelli con l'Estremo Oriente (-1,4%), 555mila teu dai servizi transatlantici (+8,6%), 533mila teu dai servizi transpacifici (+20,8%), 294mila teu da quelli con il Medio Oriente (-17,4%), 175mila teu dai servizi con l'Africa (-1,7%) e 192mila teu dalle linee intra-asiatiche (-2,1%). Hapag-Lloyd ha reso noto che nel secondo trimestre del 2024 il valore medio dei noli è stato di 1.422 dollari/teu (-7,2%), di cui 1.731 dollari/teu relativi ai servizi transpacifici (+1,0%), 1.521 dollari/teu ai servizi con l'Africa (-3,4%), 1.516 dollari/teu a quelli con il Far East (+14,8%), 1.391 dollari/teu ai servizi con il Medio Oriente (+37,7%), 1.379 dollari/teu ai servizi transatlantici (-30,9%), 1.327 dollari/teu a quelli con l'America Latina (-21,9%) e 756 dollari/teu ai servizi intra-asiatici (-5,5%). Nel secondo i costi dei trasporti, con un totale di 3,15 miliardi di euro, hanno registrato un aumento del +11,9% a cui hanno contribuito principalmente gli incrementi dei costi per la movimentazione dei carichi (1,50 miliardi, +11,1%) e per l'acquisto del bunker (663,6 milioni, +27,7%). . L'EBITDA, con 954,2 milioni, ha segnato un calo del -25,2% e in diminuzione sono risultati anche l'EBIT e l'utile netto attestatisi rispettivamente a 449,9 milioni (-44,3%) e 433,6 milioni di euro (-56,9%). Alla crescita dei ricavi trimestrali della compagnia ha contribuito la divisione terminalistica, che è stata recentemente denominata Hanseatic Global Terminals, e che è oggetto di investimenti e di espansione delle attività grazie soprattutto a nuove acquisizioni. Nel secondo trimestre del 2024 la divisione ha totalizzato ricavi pari a 103 milioni di euro rispetto a sei milioni nello stesso periodo dello scorso anno.
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