Da Abu Dhabi 40 miliardi di dollari di investimenti in Italia, siglati oltre 40 accordi
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Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato un impegno di 40 miliardi di dollari per investire in Italia in settori chiave. Nell’ambito della visita di Stato a Roma del presidente emiratino Mohamed bin Zayed, sono stati firmati complessivamente più di 40 nuovi accordi, confermando così l’impegno dei due Paesi a rafforzare la cooperazione strategica in aree prioritarie quali: economia e investimenti; difesa; energia; spazio; e promozione del patrimonio culturale. Gli accordi sono stati annunciati nel corso dei lavori del Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Emirati, organizzato dalla Farnesina, dai ministeri dell’Economia e degli Esteri emiratini, con la collaborazione dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e il sostegno di Cassa depositi e prestiti e Sace (il gruppo assicurativo-finanziario italiano direttamente controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze). Il Forum, introdotto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e suddiviso in tavoli settoriali, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle principali istituzioni finanziarie e delle associazioni di categoria di entrambi i Paesi. Ai lavori hanno preso parte oltre 200 imprese italiane ed emiratine, inclusi i più grandi gruppi industriali e finanziari dei due Paesi, tra cui Eni, Leonardo, Fincantieri, Saipem, Confindustria, Elettronica, Maire, Adnoc e Masdar (leader nell’energia pulita degli Emirati). Ha assistito ai lavori del Forum anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che nell’occasione ha siglato cinque accordi strategici con gli omologhi emiratini.
Diverse intese sono state firmate a livello governativo: un accordo di cooperazione strutturata in materia di difesa; un memorandum d’intesa per l’istituzione di un partenariato strategico di investimento con lo scopo di mobilizzare investimenti reciproci; un’intesa per la cooperazione nello sviluppo di nuovi data center (fino a 2 gigawatt); un’intesa per promuovere partenariati nel settore minerario; un memorandum per l’istituzione di un partenariato economico trilaterale con i Paesi africani, in linea con il Piano Mattei; un’intesa sulla protezione del patrimonio culturale in Africa e nei Paesi arabi, in linea con il Piano Mattei; un memorandum d’intesa di cooperazione nel settore dell’industria e delle tecnologie avanzate, che punta a facilitare gli investimenti in ambiti quali resilienza delle catene del valore, tecnologie verdi, salute, Intelligenza artificiale (Ia) e l’agroalimentare; un’intesa di cooperazione nel settore dell’energia per sviluppare programmi congiunti; un’intesa di cooperazione per la collaborazione, con investimenti, nel settore dei trasporti.
E ancora: un memorandum per promuovere gli investimenti nel settore farmaceutico; un’intesa di cooperazione nell’alta formazione e nella ricerca scientifica, con scambio di informazioni e visite reciproche, che istituisce un comitato congiunto di coordinamento; un’intesa di cooperazione nel settore dell’istruzione, con scambio di informazioni e visite reciproche, che istituisce un gruppo di lavoro per i seguiti; un memorandum d’intesa per la collaborazione tra le agenzie spaziali italiana ed emiratina nell’ambito della missione degli Emirati per l’esplorazione della cintura di asteroidi; un memorandum di cooperazione tra l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e il centro spaziale di Dubai sul rover emiratino Rashid 3, finalizzato all’esplorazione lunare.
In particolare, tra le intese siglate oggi, va menzionata quella tra Fincantieri ed Edge, uno dei gruppi leader a livello mondiale nel settore della tecnologia avanzata e della difesa, che amplia e rafforza l’accordo siglato a Parigi nel novembre 2024 nel settore in rapida evoluzione della subacquea. Un rafforzamento della collaborazione mirato a consolidare ulteriormente la partnership tra le due aziende attraverso Maestral, la loro joint venture di costruzione navale con base ad Abu Dhabi. L’accordo si basa sulla collaborazione tra le due società per sviluppare tecnologie subacquee, supportando gli Emirati nel diventare un punto di riferimento regionale nell’innovazione in questo ambito. La cooperazione tra Fincantieri ed Edge sarà focalizzata sulla progettazione, sviluppo e realizzazione di sistemi unmanned per la protezione delle infrastrutture critiche subacquee e la mappatura dei fondali marini, sottomarini di nuova generazione, navi porta-droni e siluri leggeri.
Nel corso del Forum, è stato anche sottoscritto un protocollo d’intesa fra Unioncamere e Aim global foundation per favorire gli investimenti, in particolare, delle piccole e medie imprese (Pmi). Aim è un’organizzazione internazionale indipendente che ha l’obiettivo di favorire le opportunità di investimento all’estero e che terrà un’importante riunione annuale dedicata al tema degli investimenti ad Abu Dhabi nei primi giorni di aprile. Unioncamere diverrà partner di Aim allo scopo di favorire lo sviluppo, la collaborazione e gli investimenti delle Pmi. Anche il presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha sottoscritto questa mattina un protocollo d’intesa con Dawood Al Shezawi, presidente di Aim global foundation, che mira a rafforzare la cooperazione fra le due imprese per promuovere i legami economici tra Italia ed Emirati, con particolare attenzione alle Pmi industriali. Gli obiettivi principali prevedono l’internazionalizzazione delle piccole e medie industrie private italiane attraverso eventi, incontri B2b e programmi di matchmaking per investimenti e joint venture; il potenziamento delle competenze con programmi di formazione, in particolare su competenze tecniche e digitali; la promozione della ricerca e innovazione attraverso collaborazioni tra università e imprese, facilitando il trasferimento tecnologico.
Anche il Gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha siglato oggi tre protocolli d’intesa con l’obiettivo di promuovere la creazione di nuove opportunità per imprese italiane ed emiratine, e sostenere la produzione e installazione di impianti di energia rinnovabile e i finanziamenti a progetti innovativi di gestione dell’acqua con particolare focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei. In particolare, l’accordo siglato con l’Abu Dhabi Investment Office (Adio), ente governativo responsabile del sostegno agli investimenti del settore privato ad Abu Dhabi, faciliterà l’accesso delle aziende italiane, comprese quelle nel portafoglio di Cdp, alle opportunità di investimento negli Emirati e accompagnerà le imprese emiratine sul mercato italiano. Energia e acqua sono invece al centro degli altri due accordi siglati con Amea Power, società con sede ad Abu Dhabi attiva nel settore delle rinnovabili, e Metito Utilities, azienda specializzata nel settore delle risorse idriche, finalizzati a sostenere il settore privato nei Paesi partner.
Da parte sua, Sace ha siglato un accordo di collaborazione con Amea power per promuovere gli investimenti in Africa in linea con il Piano Mattei. L’accordo è stato firmato da Alessandra Ricci, amministratrice delegata di Sace, e Yousif al Nowais, board member of Amea power Llc, durante il Business Forum, alla presenza di Meloni e Bin Zayed. L’iniziativa riguarda soluzioni assicurative e finanziarie per un importo fino a 250 milioni di dollari, che coinvolge Sace per facilitare l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’accordo riguarda principalmente settori strategici come energia rinnovabile, acqua e desalinizzazione, la produzione di ammoniaca e idrogeno verde ed eventuali altri settori in linea con il Piano Mattei per l’Africa e con il piano industriale di Amea power. Inoltre, questa cooperazione mira a migliorare le esportazioni dall’Italia anche attraverso prestiti non vincolati garantiti da Sace – tramite la Push strategy – e l’organizzazione di iniziative di matchmaking.
Nel quadro del nuovo partenariato strategico lanciato in occasione della visita di Stato del presidente emiratino e alla presenza della premier Meloni, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha siglato tre accordi di collaborazione con società emiratine nell’ambito dello sviluppo di data center, della capacità di trasmissione di energia rinnovabile tramite interconnessione tra Albania e Italia, e dei minerali critici. In particolare, Eni ha siglato con Mgx, un importante fondo dedicato a investimenti in Ia e Tecnologie avanzate, e G42, un gruppo leader globale nella Intelligenza artificiale basato a Dubai, una lettera d’intenti per la realizzazione in Italia di data center all’avanguardia per immagazzinare, elaborare e gestire grandi quantità di dati, con una capacità IT fino a 1 gigawatt. Questi impianti verranno interamente alimentati con “blue power” fornito da Eni, una fonte di energia elettrica a basse emissioni di carbonio, prodotta da centrali a gas naturale, le cui emissioni di CO2 sono catturate e stoccate. Il primo progetto allo studio riguarda Ferrera Erbognone, dove è presente il Green Data Center di Eni, e prevede lo sviluppo in due fasi di fino a 500 megawatt di capacità IT (pari all’attuale installato Italia), da alimentare con una nuova centrale elettrica dedicata, con cattura e conferimento della CO2 presso l’hub Ccs di Ravenna.
Inoltre, Eni ha firmato un accordo con Masdar e Taqa Transmission, specializzata nella trasmissione elettrica, per la definizione di accordi di off-take a lungo termine in Italia, con Eni come off-taker preferenziale, per energia rinnovabile generata in Albania con una capacità fino a 3 gigawatt trasmessa in Italia tramite una interconnessione sottomarina di 1 gigawatt tra l’Albania e l’Italia. L’accordo fa seguito al quadro di partenariato strategico tripartito firmato ad Abu Dhabi a gennaio 2025 tra i governi di Italia, Albania ed Emirati. Eni e Adq, fondo sovrano globale con focus sulle infrastrutture critiche e sulle catene di approvvigionamento, hanno inoltre firmato un’intesa per collaborare nella ricerca e sviluppo di minerali critici. L’accordo mira a rafforzare la sicurezza e la resilienza della catena di approvvigionamento dei minerali critici sia per l’Italia che per gli Emirati.
Nel corso dell’evento di oggi, è stato anche siglato un memorandum d’intesa tra Acea e Metito Utilities per esplorare opportunità di collaborazione nel settore idrico a livello internazionale, con particolare focus su Africa e Medio Oriente. L’accordo formalizza una partnership strategica tra le due compagnie per una collaborazione finalizzata allo sviluppo di soluzioni innovative per la sicurezza idrica, facendo leva sull’expertise di entrambe le società nella gestione di infrastrutture e nella sostenibilità. Nell’ambito dell’intesa, entrambe le società valuteranno possibili collaborazioni nelle seguenti aree: finanziamento, progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di impianti di trattamento delle acque e delle acque reflue, di impianti di desalinizzazione, di reti di approvvigionamento e distribuzione nonché di sistemi di trattamento, smaltimento e riutilizzo dei fanghi. L’accordo prevede, altresì, opportunità nei servizi tecnici e commerciali per il settore idrico. Questo accordo rappresenta un’opportunità strategica per Acea di espandere la propria presenza all’estero ed è coerente con la propria partecipazione alla cabina di regia del Piano Mattei che la vede impegnata nella ricerca e nello sviluppo di progetti per la gestione della risorsa idrica in Africa.
Per quanto riguarda la cooperazione nel campo dell’alta formazione e della ricerca scientifica, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato un accordo che mira a rafforzare la cooperazione con gli Emirati attraverso lo scambio di competenze, l’organizzazione di conferenze, seminari, workshop ed esposizioni, l’avvio e il co-finanziamento di progetti di ricerca congiunti, la condivisione delle infrastrutture di ricerca e tecnologia, nonché lo svolgimento di lezioni in vari ambiti di interesse comune. Inoltre, con quest’accordo si vuole favorire la collaborazione tra le istituzioni di alta formazione, istruzione superiore e ricerca, inclusa la condivisione di informazioni e prospettive su questioni scientifiche e tecnologiche di interesse comune, lo scambio di personale accademico e amministrativo, docenti, scienziati ed esperti e la cooperazione tra la Commission for academic accreditation (Caa) negli Emirati Arabi Uniti e l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) in Italia. Il ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha anche favorito l’avvio di una collaborazione tra il Centro nazionale Hpc, big data e tecnologie quantistiche italiano di Bologna e Adia lab, il centro di ricerca emiratino creato dall’Abu Dhabi investment authority e specializzato in intelligenza artificiale e altre tecnologie avanzate, tra cui il supercalcolo.
In occasione della visita in Italia del presidente emiratino Bin Zayed, Intesa Sanpaolo ha sottoscritto un’intesa con Masdar, volta a rafforzare la collaborazione tra le parti nell’attività di M and A. L’accordo è stato firmato, alla presenza del presidente degli Emirati Arabi Uniti e della presidente del Consiglio Meloni, da Mauro Micillo, chief della divisione Imi corporate and investment banking di Intesa Sanpaolo e Mohamed Jameel Al Ramahi, chief executive officer di Masdar. Questo accordo rafforza la storica collaborazione di Masdar con Intesa Sanpaolo, che ha svolto il ruolo di finanziatore e advisor in numerose operazioni, come di recente l’acquisizione da parte di Masdar degli asset spagnoli di Enel attraverso Endesa nel dicembre 2024.
Durante la permanenza di Bin Zayed a Roma, la prima visita di Stato in Italia di un presidente degli Emirati, sono stati significativi anche gli incontri con la premier Meloni e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante un incontro a palazzo Chigi, Meloni e Bin Zayed hanno espresso il loro apprezzamento per i legami storici e di lunga data tra le loro nazioni e si sono rallegrati per i significativi progressi compiuti nelle relazioni diplomatiche ed economiche bilaterali dalla visita del marzo 2023 della premier negli Emirati, quando i due leader decisero di elevare le relazioni bilaterali a partenariato strategico. Guardando al futuro, i due leader hanno espresso il desiderio comune di rafforzare ulteriormente questa partnership, avanzando verso un partenariato strategico globale. Nel corso del suo brindisi al pranzo di Stato al Quirinale, Mattarella ha ricordato: “Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace”. Anche il presidente emiratino è intervenuto al pranzo di Stato, affermando che le relazioni strategiche tra Emirati e Italia sono “sulla strada giusta verso un ulteriore sviluppo e crescita in vari campi”.
Il Paese del Golfo è un importante partner dell’Italia in tutti gli ambiti: da quello politico (grazie al costante dialogo sulle tematiche bilaterali e i dossier di sicurezza regionale), a quello culturale; da quello della cooperazione scientifica (che beneficia della presenza negli Emirati di numerosi ricercatori italiani) a quello economico (con una forte presenza nel Paese del Golfo di imprese italiane, tra cui Webuild, Ansaldo, Eni, Snam, Elettronica, Fincantieri, Leonardo, Intesa Sanpaolo e Sace). L’interscambio commerciale tra Italia ed Emirati nei primi 11 mesi del 2024 ha raggiunto il valore di 9 miliardi di euro, con un incremento del 14,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel Paese operano oltre 600 aziende italiane, mentre il livello di investimenti italiani negli Emirati nel 2023 è stato di oltre 11 miliardi di euro. L’Italia è decimo fornitore e 21mo cliente degli Emirati. La quota di mercato dell’export italiano è pari a 2,66 per cento, seconda tra le maggiori economie europee solo alla Germania, seguita da Francia e Spagna.
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