‘I ciclisti mi piacciono solo investiti’. E Vittorio Feltri si becca la querela dal fratello di Michele Scarponi

Sep 29, 2024 - 02:41
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‘I ciclisti mi piacciono solo investiti’. E Vittorio Feltri si becca la querela dal fratello di Michele Scarponi

“I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti“: le parole di Vittorio Feltri, durante un evento a Milano, hanno scatenato il putiferio, ma il direttore editoriale de ‘Il Giornale’ ha rincarato la dose in una successiva intervista: “Ho fatto una battutaccia in un discorso umoristico, hanno montato un casino. Non chiedo scusa a nessuno perché non ho offeso nessuno. Le piste ciclabili sono una rovina. Io credo che i ciclisti rompano i coglioni. Abito a Milano e parlo di Milano”. Le sue parole, però, hanno colpito in particolare il fratello di Michele Scarponi, il vincitore del Giro d’Italia del 2011, che sette anni e mezzo fa perse la vita durante un allenamento, investito – mentre pedalava sulle strade di casa – da un furgone. La frase pronunciata da Vittorio Feltri, dice Marco Scarponi “lo ha ucciso una seconda volta”. “Quando l’ho letta – racconta a Il Dolomiti– non ho difficoltà a dire che mi sono messo a piangere. E davanti agli occhi mi sono passate immagini terribili: ho visto Michele morto e un furgone che gli passava sopra una seconda volta. Come fondazione abbiamo già incaricato il nostro legale Tommaso Rossi di predisporre una denuncia querela, che presenteremo alla competente Procura della Repubblica. Le parole sono pietre, fanno malissimo, soprattutto se vengono pronunciate da una persona che ha una grande cassa di risonanza in tutto il Paese”. E prosegue: “Non è una ‘battutaccia’”‘, non derubrichiamola così perché quell’espressione è un vero e proprio atto di violenza verbale. Ma che roba è? Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando di persone che sono morte?“.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv