I Paesi Bassi chiedono alla Sierra Leone di estradare uno dei latitanti più ricercati d’Europa

Feb 9, 2025 - 07:43
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I Paesi Bassi chiedono alla Sierra Leone di estradare uno dei latitanti più ricercati d’Europa

I Paesi Bassi hanno presentato una richiesta ufficiale di estradizione alla Sierra Leone per Jos Leijdekkers, un trafficante di cocaina di nazionalità olandese. Leijdekkers, 33 anni, è sulla lista dei fuggitivi più ricercati di Europol, condannato, in contumacia, a giugno a 24 anni di carcere per il contrabbando di sette tonnellate di cocaina: il caso sulla sua presenza in Sierra Leone è esploso circa due settimane fa. I Paesi Bassi hanno inviato una richiesta ufficiale di estradizione alla Sierra Leone per il trafficante di cocaina di nazionalità olandese Jos Leijdekkers. Lo si apprende da una dichiarazione ufficiale, diffusa nei giorni scorsi, del ministro della Giustizia olandese. Leijdekkers è uno dei latitanti più ricercati d’Europa e avrebbe trovato rifugio e protezione di alto livello in Sierra Leone, le cui autorità sostengono di stare indagando sulle segnalazioni circa la presenza del trafficante olandese nel Paese, garantendo la loro collaborazione a tutti i livelli. I Paesi Bassi non hanno un trattato di estradizione con la Sierra Leone: “Spero che le autorità della Sierra Leone agiscano rapidamente e che siano dalla nostra parte in questa lotta contro la criminalità organizzata internazionale” ha detto il ministro della Giustizia olandese David van Weel in un post su X. Il ministero dell’Informazione della Sierra Leone ha fatto sapere che la polizia sierraleonese è “pronta a collaborare” con il governo olandese, l’Interpol e altre agenzie internazionali di polizia sul caso del trafficante. Jos Leijdekkers, 33 anni, è sulla lista dei fuggitivi più ricercati di Europol, condannato, in contumacia, a giugno a 24 anni di carcere da un tribunale olandese per il contrabbando di sette tonnellate di cocaina. Il caso sulla sua presenza in Sierra Leone è esploso due settimane fa, quando la Reuters ha pubblicato un articolo, citando due fonti, scrivendo che Leijdekkers si troverebbe in Sierra Leone almeno dall’inizio del 2023. Informazione, questa, confermata da un portavoce dell’ufficio dei procuratori olandesi, che sostiene che Leijdekkers viva in Sierra Leone da almeno sei mesi. Ci sono diversi video e alcune foto che ritraggono Leijdekkers che partecipa a una messa in chiesa in Sierra Leone il 1° gennaio, seduto due file dietro il presidente Julius Maada Bio. Nelle immagini, il ricercato siede accanto a una donna, che tre fonti citate da Reuters hanno detto essere Agnes Maada Bio, la figlia del presidente Bio, che sarebbe addirittura sposata con Leijdekkers. Un’informazione, questa, impossibile da verificare. Ma la, vera o presunta, presenza di Leijdekkers in Sierra Leone non è l’unico scandalo di questo tipo. Nei giorni scorsi l’ispettore generale di polizia William Fayia Sellu ha tenuto una conferenza stampa a Freetown per fare il punto sulle indagini relative a un’auto del corpo diplomatico sierraleonese sequestrata in Guinea, sospettata di trasportare valigie di cocaina. Il fatto, avvenuto a metà gennaio, ha messo in forte imbarazzo Freetown e a dura prova i suoi rapporti con Conakry: “Invieremo una squadra di investigatori a Conakry per interrogare gli uomini intercettati con questo veicolo che, secondo il governo della Guinea, trasportava sostanze sospettate di essere cocaina” ha detto William Fayia Sellu. Il 16 gennaio, durante un controllo stradale a Conakry le autorità guineane hanno sequestrato un veicolo di proprietà dell’ambasciata della Sierra Leone e arrestato gli occupanti: a bordo sono state trovate sette valigie contenenti pacchi di cocaina. La notizia è diventata di dominio pubblico dopo la pubblicazione di una nota ufficiale del ministero degli esteri sierraleonese, in cui si annunciava di aver richiamato l’ambasciatore incaricato in Guinea Alimamy Bangura, che non era a bordo dell’auto e non ha accuse pendenti a suo carico. Secondo il ministro degli Esteri sierraleonese, che non ha specificato il peso della presunta cocaina, insieme alle sette valigie sarebbero stati trovati circa 2.000 dollari in contanti.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv