Il Garante Privacy ha inflitto a Enel Energia una sanzione di oltre 79 milioni di euro
Il Garante Privacy ha inflitto a Enel Energia una sanzione di oltre 79 milioni di euro per le gravi carenze nei trattamenti dei dati personali di numerosi utenti del settore dell'energia elettrica e del gas, realizzati ai fini di telemarketing. Lo annuncia una nota dell'Autorità. Si tratta della più alta multa applicata dal Garante della Privacy. Il procedimento - spiega la nota dell'Autorità per la protezione dei dati personali - ha tratto origine da un'indagine della Guardia di finanza a seguito della quale l'Autorità aveva a suo tempo già applicato a quattro società sanzioni per 1 milione e 800mila euro e confiscato alcune banche dati utilizzate per attività illecite. Dagli ulteriori accertamenti svolti dal Garante è emerso che Enel Energia aveva acquisito ben 978 contratti dalle quattro società, nonostante queste non appartenessero alla rete di vendita della compagnia energetica. Inoltre, a seguito di successive ispezioni presso Enel Energia, l'Autorità ha accertato che i sistemi informativi destinati alla gestione dei clienti e all'attivazione dei servizi da parte della compagnia mostravano gravi carenze di sicurezza. Enel non aveva messo in atto tutte le necessarie misure per prevenire le attività illecite dei procacciatori abusivi che - individuando agevoli 'porte d'ingresso' nei sistemi informativi della compagnia - hanno alimentato per anni un business illecito realizzato mediante chiamate di disturbo, promozioni di servizi e sottoscrizione di contratti senza reali vantaggi economici per i clienti. "Alla luce delle gravi violazioni riscontrate, che nel corso del tempo hanno riguardato l'attivazione di almeno 9300 contratti - spiega la nota - il Garante ha pertanto irrogato ad Enel Energia una sanzione di 79.107.101 euro, la più alta mai applicata dall'Autorità". Con riferimento al provvedimento del Garante per la Privacy, "che si riferisce a fatti antecedenti al 2022", Enel Energia "conferma di aver sempre agito nella massima correttezza e di aver sempre adottato tutte le misure idonee per garantire la sicurezza dei propri sistemi" e "ricorrerà in ogni sede opportuna, come già accaduto in passato, a tutela dei propri interessi, certa della correttezza del proprio operato". La società precisa "di aver sempre contrastato, anche con azioni giudiziarie, le condotte di agenzie che operano abusivamente in danno dei clienti e della società che, pertanto, si ritiene parte lesa".
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