Il ministro degli Esteri iraniano: 'Colloqui sul nucleare possibili solo se Trump cambia politiche'

I colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti sono impossibili, a meno che il presidente Usa Donald Trump non modifichi la sua politica di pressione. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, citato dai media iraniani, in riferimento alla lettera inviata da Trump alla guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, per raggiungere un nuovo accordo sul nucleare. Nei giorni scorsi, Araghchi ha affermato che l’Iran sta valutando “sia le minacce che le opportunità” contenute nella lettera.
Secondo i media statunitensi, Trump avrebbe proposto a Khamenei l’avvio di negoziati per una nuova intesa, avvertendo però in merito a possibili conseguenze in caso di rifiuto di Teheran a trattare e in mancanza di una interruzione del programma nucleare. In particolare, il presidente Usa avrebbe concesso due mesi di tempo per decidere se accettare i colloqui o affrontare sanzioni più severe nell’ambito di una rinnovata politica di “massima pressione”. La lettera sarebbe stata consegnata al presidente emiratino Mohammed bin Zayed Al Nahyan dall’inviato statunitense Steve Witkoff, durante un incontro avvenuto ad Abu Dhabi. L’inviato emiratino Anwar Gargash si sarebbe poi recato a Teheran, consegnando il documento al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Washington avrebbe informato alcuni partner della regione del Medio Oriente prima di inviare la lettera. Tra questi, oltre agli Emirati Arabi Uniti, ci sarebbero Israele e Arabia Saudita.
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