Il Tribunale dell'Unione europea conferma la decisione del PE di recuperare somme indebitamente percepite da Jean-Marie Le Pen
Il Tribunale UE ha confermato questa mattina che il procedimento che ha condotto il Parlamento europeo a decidere di recuperare, con una nota di addebito emessa nei confronti dell’ex Parlamentare e leader dell’estrema destra francese Jean Marie Le Pen, la somma di 303.200,99 euro - considerati indebitamente percepiti - non è contrario ai principi di certezza del diritto e di tutela del legittimo affidamento. Secondo il Parlamento, Le Pen avrebbe indebitamente fatturato spese personali come “spese di mandato” di un eurodeputato ed il ricorso proposto da Le Pen e dalle sue eredi va respinto perché sin dal 23 gennaio 2024, il segretario generale del Parlamento europeo aveva informato il politico delle irregolarità addebitategli e l'aveva invitato a presentare le sue eventuali osservazioni, con un'esposizione dettagliata del contesto di fatto e di diritto relativo alle irregolarità addebitate, notando che che non era stata fornita alcuna prova di un utilizzo degli stanziamenti conforme alla normativa applicabile.
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