In calo la vendita di champagne

Jan 16, 2024 - 07:41
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In calo la vendita di champagne

Le 'bollicine' hanno venduto meno nel 2023 ma i produttori non se ne preoccupano. L'anno scorso è considerato infatti un "ritorno alla normalità" in termini di volumi dopo il record nel 2022 e un anno nero nel 2020 a causa del Covid.

Secondo il comitato Champagne che riunisce produttori e commercianti, le spedizioni totali del famoso spumante francese nel 2023 ammontano a 299 milioni di bottiglie, l'8,2% in meno rispetto al 2022. La strategia degli operatori del settore, spiega France Presse, è quella di "spostarsi verso l'alto", cioè di commercializzare le loro bollicine a un prezzo più alto, anche se ciò significa venderne meno.

"Nonostante il calo dei volumi, l'upmarketing delle cuvée, soprattutto per l'esportazione, ha permesso alla denominazione di mantenere il suo fatturato al di sopra dei 6 miliardi di euro", una cifra che, sottolinea il comitato, sarà superata per la prima volta nel 2022. 

Invece, il mercato interno sta soffrendo più dei mercati di esportazione a causa dell'inflazione, che ha pesato sui bilanci delle famiglie per tutto l'anno. Nel 2020, la pandemia di Covid-19 ha causato un calo delle vendite a circa 245 milioni di bottiglie, prima di salire a 320 milioni nel 2021 e a 326 milioni nel 2022.

Maxime Toubart, presidente dell'Unione generale dei viticoltori e co presidente del Comitato Champagne, spiega che "lo Champagne è una denominazione d'origine prodotta in un'area delimitata e soggetta a regole rigide che non gli consentono di sostenere una forte crescita dei volumi a lungo termine". David Chatillon, presidente dell'Union des maisons de champagne e co presidente del comitato, aggiunge che "con il mantenimento del suo valore, lo Champagne rimane ottimista per il futuro, anche se è sensibile al contesto geopolitico e agli sviluppi dell'economia globale".

Secondo i dati del comitato, le esportazioni rappresentano oggi "oltre il 57% delle vendite totali, rispetto al 45% di dieci anni fa". 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv