Iran: il Parlamento finalizza un piano per uscire dal Trattato di non proliferazione nucleare

Ott 2, 2025 - 07:11
Ott 1, 2025 - 09:18
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Iran: il Parlamento finalizza un piano per uscire dal Trattato di non proliferazione nucleare

La Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del Parlamento iraniano ha finalizzato un piano per il ritiro di Teheran dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), in risposta all’attivazione delle sanzioni previste dal meccanismo “snapback”. Lo ha riferito Ebrahim Rezaei, portavoce della Commissione, in un’intervista all’agenzia di stampa iraniana “Tasnim”, sottolineando che “in reazione alle azioni illegali della troika europea nell’attivare il meccanismo di ‘snapback’ del 2015, molti membri del Parlamento hanno proposto il ritiro dal Tnp, con circa 15 progetti di legge presentati finora”. Il piano per uscire dal Trattato è stato finalizzato dalla Commissione, ma non è ancora stata fissata una data per la sua discussione, ha aggiunto Rezaei. Secondo il piano proposto, qualora il meccanismo “snapback” venisse attivato, il governo iraniano sarebbe tenuto a notificare formalmente al Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) il proprio ritiro dal Tnp. Il portavoce ha sottolineato che, nelle circostanze attuali, “l’Iran non ha alcun motivo per rimanere nel Trattato. Mentre il Tnp e gli statuti dell’Aiea obbligano l’agenzia ad assistere l’Iran nello sviluppo della sua industria e tecnologia nucleare, tale sostegno non è stato fornito”. “L’Iran ha rispettato ispezioni approfondite per dimostrare la natura pacifica del proprio programma nucleare, ma l’Aiea non ha adempiuto ai propri obblighi, creando condizioni sfruttate come pretesto per attacchi contro l’Iran”, ha aggiunto Rezaei. Riguardo alle dichiarazioni del presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, secondo cui l’Iran non lascerà il Trattato, Rezaei ha sottolineato che il Parlamento è indipendente. “Il ritiro dal Tnp richiede un consenso nazionale. I rappresentanti della nazione iraniana si sono riuniti in Parlamento, non il governo, e il presidente non può imporre la sua opinione al Parlamento”, ha concluso il portavoce.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv