Khamenei: 'Intensificare le proteste in Europa e Usa contro gli attacchi di Israele a Gaza'

Mar 21, 2025 - 06:40
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Khamenei: 'Intensificare le proteste in Europa e Usa contro gli attacchi di Israele a Gaza'

La guida suprema dell’Iran, ayatollah Ali Khamenei, ha esortato gli attivisti in Europa e negli Stati Uniti a intensificare le proteste contro i nuovi attacchi di Israele nella Striscia di Gaza “per opporsi con forza a questo atto infido e orrendo”. In un video pubblicato oggi sul suo sito web in occasione del Nowruz (letteralmente “nuovo giorno”), il primo giorno del nuovo anno del calendario persiano, Khamenei ha inoltre definito gli ultimi attacchi di Israele a Gaza un “crimine catastrofico” e ha detto che gli Stati Uniti “condividono la responsabilità” di queste azioni. “Ancora una volta vengono uccisi bambini, distrutte case e sfollati civili. Il popolo deve fermare questa tragedia”, ha affermato l’ayatollah, aggiungendo che la Ummah (comunità) islamica “dovrebbe mettere da parte le differenze su varie questioni e rimanere unita contro i crimini del regime sionista (Israele) a Gaza”. Per la guida suprema gli attacchi statunitensi contro obiettivi del movimento yemenita filo-iraniano Houthi sono un “crimine che deve essere fermato”. Dopo circa due mesi di calma in Yemen, il 15 marzo, su ordine del presidente Donald Trump, le forze degli Stati Uniti hanno ripreso gli attacchi contro obiettivi degli Houthi, proxy dell’Iran e parte del cosiddetto Asse della resistenza insieme ai palestinesi Hamas e Jihad islamica, agli Hezbollah libanesi e alle milizie filo-iraniane irachene. I raid statunitensi sono stati effettuati con lo scopo di inviare un messaggio all’Iran e hanno fatto seguito all’annuncio del ripristino delle operazioni del gruppo armato yemenita contro le navi ritenute legate a Israele nel Mar Rosso, nello stretto di Bab al Mandeb, nel Golfo di Aden e nel Mar Arabico. Khamenei ha ricordato le “tragedie amare” che hanno caratterizzato l’ultimo anno del calendario persiano, tra cui la morte del presidente Ebrahim Raisi e il “martirio di molti nostri consiglieri a Damasco. In seguito, si sono verificati diversi eventi a Teheran e in Libano, che hanno portato alla perdita di figure preziose sia per l’Iran che per la Ummah (comunità) islamica”. La guida suprema ha annunciato che lo slogan di Teheran per il nuovo anno del calendario è “Investimenti per la produzione”, che “contribuirà a migliorare le condizioni di vita delle persone”. Khamenei ha ricordato che lo scorso anno lo slogan era “Aumento della produzione attraverso la partecipazione delle persone”, sottolineando che “è stato fondamentale per il Paese”. Nel suo discorso, la guida suprema ha anche affermato che l’Iran deve aumentare la produzione, suggerendo di nazionalizzare alcune industrie.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv