La denuncia del Codacons: 'Mangiare al ristorante costa caro'

Mag 21, 2023 - 18:12
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La denuncia del Codacons: 'Mangiare al ristorante costa caro'

I rincari di alimentari e bevande si fanno sentire anche sui listini al pubblico praticati da bar e ristoranti, ma a ritoccare i prezzi al rialzo sono anche pizzerie, gelaterie, pasticcerie, e il settore del “food delivery”. Lo afferma il Codacons, che ha messo a confronto i listini odierni del comparto ristorazione con quelli in vigore un anno fa, realizzando la mappa del caro-ristoranti in Italia.

Tra emergenza bollette che ha aggravato i costi per gli esercizi pubblici e l’inflazione che, per il comparto alimentare, supera quota 12%, oggi per gli italiani mangiare fuori è sempre più costoso – denuncia il Codacons – I prezzi al pubblico nel settore della ristorazione registrano aumenti medi del +6,8% su base annua: i menu dei ristoranti costano il 6,1% in più, una cena in pizzeria rincara del 7,6%, per una consumazione al bar si spende in media il 4,8% in più, mentre gelaterie e pasticcerie hanno ritoccato al rialzo i listini del 5,9%,  +6,6% i fast food. L’incremento più alto, tuttavia, spetta al sempre più diffuso “food delivery”, con i prezzi delle consegne di cibi e bevande a domicilio che salgono del +13% rispetto al 2022. Tradotto in soldoni gli italiani, a parità di consumi, spendono oggi quasi 2 miliardi di euro in più per il comparto della ristorazione, a causa dei rincari registrati nel settore.

In alcune città italiane, poi, i prezzi della ristorazione aumentano a velocità più che doppia rispetto la media nazionale: è il caso di Viterbo, dove cenare al ristorante costa oggi il 16% in più rispetto allo scorso anno. Aumenti pesanti anche a Siena (+11,5%), Brindisi (+11,1%) e Cosenza (+11%).

La città dove invece i prezzi dei ristoranti aumentano meno è Vercelli, che registra un rincaro dei listini appena del +2,4% su anno, seguita da Trapani (+3,1%) e Ancona (+3,5%).

“Regalarsi una pizza fuori o cenare al ristorante è sempre più costoso – commenta il presidente Carlo Rienzi – Questo a causa delle tensioni nei prezzi al dettaglio che vengono poi scaricate dai pubblici esercizi sulle tariffe praticate al pubblico. Se si considera che una famiglia “tipo” destina in media ogni anno circa 1.080 euro al settore della ristorazione, il conto dei rincari di bar, ristoranti, gelaterie, ecc., sfiora in totale i 2 miliardi di euro rispetto allo scorso anno. Incrementi dei listini che rischiano di determinare una riduzione dei consumi, con le famiglie che, per far fronte al caro-prezzi, potrebbero tagliare la spesa per le consumazioni fuori casa” – conclude Rienzi.

 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv