La Fondazione OMRI e la Prefettura di Roma celebrano la riscoperta dei simboli repubblicani e delle ritualità civili del settennato Ciampi

Dic 15, 2024 - 06:47
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La Fondazione OMRI e la Prefettura di Roma celebrano la riscoperta dei simboli repubblicani e delle ritualità civili del settennato Ciampi

In occasione del 104° anniversario della nascita di Carlo Azeglio Ciampi, la Fondazione Insigniti OMRI e la Prefettura di Roma hanno promosso, nelle sale di Palazzo Valentini, un incontro dedicato alla stagione della riscoperta e valorizzazione delle ritualità civili repubblicane, di cui Ciampi è stato ispiratore e artefice. Preceduto dalla deposizione di una corona sul sacello del Milite Ignoto da parte del Presidente della Fondazione, accompagnato da un centinaio di rappresentanti delle venti delegazioni territoriali l’evento si è aperto in un’atmosfera di solennità con l’Inno Nazionale, intonato dal tenore Aldo Caputo. A seguire, gli interventi del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e del Prefetto Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione OMRI. Il Prefetto Giannini ha sottolineato l’impegno instancabile di Carlo Azeglio Ciampi nel valorizzare i simboli della Repubblica, definendoli non solo espressione della storia e dell’identità nazionale, ma anche strumenti di dialogo e coesione sociale. Ha evidenziato come Ciampi abbia posto al centro della sua azione il rispetto dei valori costituzionali e il senso di appartenenza alla comunità nazionale, oggi promossi con altrettanta dedizione dalla Fondazione Insigniti OMRI, che ne continua l’eredità morale e culturale. Il Prefetto Tagliente, ha sottolineato il ruolo cruciale della Fondazione nella promozione del rispetto e della dignità dei simboli della Repubblica, nonché nella tutela dei principi e dei valori costituzionali, con uno sguardo rivolto al benessere delle future generazioni. Nel suo intervento, ha ribadito l’importanza di riconoscere dignità costituzionale a Il Canto degli Italiani, ricordando di aver formalmente coinvolto i presidenti di tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato affinché valutino ogni possibile iniziativa, in sede parlamentare, per raggiungere questo obiettivo. Ha chiarito, al riguardo, che sarebbe sufficiente introdurre un secondo comma all’articolo 12 della Costituzione. In tale contesto, ha evidenziato come, se nel 1946 fu comprensibile che i costituenti non affiancassero l’inno alla bandiera per motivi storici e politici, oggi appare indispensabile riconoscere e valorizzare un simbolo che ha accompagnato e ispirato la stagione dell’unità e dell’indipendenza nazionale. Il convegno ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Claudio e Gabriella Ciampi, figli del Presidente, e di numerosi Consiglieri e collaboratori di quella stagione. Il ricordo di Ciampi è entrato nel vivo con un dialogo tra Paolo Peluffo, già portavoce del Presidente Ciampi e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Insigniti OMRI, e la giornalista Daniela Tagliafico, che ha guidato per diversi anni la Struttura RAI del Quirinale. Nel ricordare, anche con interessanti retroscena, la “svolta di Ciampi”, Paolo Peluffo ha condiviso con il folto pubblico alcuni episodi particolarmente significativi, come “la riapertura del Vittoriano, l’istituzione del Giorno della Memoria, il ripristino della parata militare del 2 giugno e le visite a tutte le Province d’Italia”, evidenziando lo spirito e le finalità della campagna di comunicazione istituzionale che ha segnato profondamente quel settennato. L’incontro ha costituito un’ulteriore testimonianza del fatto che l’eredità morale di Ciampi è ancora forte e attuale: il suo amore per la Costituzione, da lui definita la Bibbia civile, e la sua interpretazione della suprema magistratura del Paese continueranno a ispirare le generazioni future. Con questo evento si è concluso un anno di intenso lavoro della Fondazione, iniziato il 19 febbraio 2024 al Palazzo Viminale con il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi e proseguito con numerose tappe in tutta Italia, da nord a sud, passando per Lucca , Massa, Ravenna, Firenze, BAT, Pisa, Milano, Messina, Catania e altre città. Ogni tappa ha rappresentato non solo un’occasione per promuovere il rispetto dei simboli della Repubblica e i valori della Costituzione, ma anche per dialogare con le comunità locali, sensibilizzando su temi di grande attualità. La Fondazione ha infatti posto l’accento sull’attenzione alle fragilità sociali e al benessere delle future generazioni, affrontando questioni come la lotta contro il gioco d’azzardo patologico, l’abbandono scolastico, le devianze giovanili e la povertà educativa. Eventi, incontri e dibattiti hanno coinvolto istituzioni, associazioni e cittadini, con un focus particolare sull’importanza della sinergia tra pubblico e privato nel rafforzare il tessuto sociale e prevenire fenomeni di esclusione. Ogni iniziativa ha contribuito a consolidare la missione della Fondazione di essere un punto di riferimento per la tutela della legalità, la promozione della cultura e il sostegno ai più vulnerabili, ponendo la persona al centro di ogni intervento.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv