La Nato si occupa della situazione della sicurezza in Bosnia-Erzegovina
La situazione della sicurezza in Bosnia-Erzegovina, nella regione balcanica e nel resto d'Europa alla luce dell'intervento militare russo in Ucraina è al centro di una conferenza internazionale di due giorni organizzata dalla Nato e apertasi oggi a Sarajevo. Con tutta probabilità si parlerà anche delle ripercussioni del nuovo conflitto armato in Medioriente tra Israele e Hamas.
Esperti militari, analisti, studiosi, diplomatici, giornalisti provenienti dai Paesi balcanici, dal resto d'Europa e anche dagli Usa prendono parte alla riunione, alla quale ha dato il proprio contributo l'ambasciata norvegese in Bosnia-Erzegovina. Il relatore principale è stato oggi Chris Riley, capo delle comunicazioni strategiche della Nato. Nel corso dei lavori odierni sono stati presentati i risultati di un sondaggio effettuato in Bosnia-Erzegovina, dal quale è emerso un consenso non univoco nelle due entità che compongono il Paese su una eventuale adesione della Bosnia-Erzegovina alla Nato.
Nella Federazione croato-musulmana i favorevoli sono risultati il 90,7%, rispetto al 32,6% della Republika Srpska. Nel distretto autonomo di Brcko i sostenitori di una adesione all'Alleanza Atlantica sono il 56%. (ANSA).
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