La piattaforma X ha ripreso a funzionare in Brasile dopo il blocco imposto dalla Corte suprema

Ott 10, 2024 - 07:06
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La piattaforma X ha ripreso a funzionare in Brasile dopo il blocco imposto dalla Corte suprema

La piattaforma X ha ripreso a funzionare in Brasile dopo il blocco imposto dalla Corte suprema (Supremo tribunal federal, Stf) per il mancato rispetto di decisioni della giustizia brasiliana. “X è orgogliosa di tornare in Brasile. Dare la possibilità a milioni di brasiliani di accedere alla nostra piattaforma indispensabile è stato fondamentale in tutto il processo. Continueremo a difendere la libertà di espressione, all’interno della legge, ovunque operiamo”, si legge in una nota pubblicata dall’ufficio “Affari globali” (Global government affairs) dell’azienda. La decisione di porre fine al blocco che aveva interessato la piattaforma è stata formalizzata ieri dal magistrato della Stf Alexandre de Moraes dopo l’avvenuto pagamento delle multe corrispondenti. “Dispongo la fine della sospensione e autorizzo il ritorno immediato delle attività di X Brasile nel territorio nazionale e ordino alla Anatel (l’agenzia nazionale di telecomunicazioni) di adottare i provvedimenti necessari per rendere effettiva la misura entro 24 ore”, ha detto ieri Moraes citato dai media locali. La piattaforma X era stata sospesa a fine agosto, episodio chiave di un lungo braccio di ferro tra l’impresa e la Corte. I responsabili della rete sociale hanno fatto sapere di aver liquidato circa 28,6 milioni di reais (l’equivalente di circa 4,7 milioni di euro), soddisfacendo così l’ultima delle condizioni poste da Moraes per tornare ad operare in Brasile. In precedenza era stato nominato un rappresentante legale dell’impresa del Paese, ed erano stati bloccati nove profili di utenti indagati dalla giustizia elettorale per presunta divulgazione di informazioni false in rete. Quanto alla multa, la direzione di X Brasile ha fatto sapere di aver pagato 11 milioni di reais (1,81 milioni di euro) per la mancata esecuzione del blocco di alcuni profili, soldi che erano stati congelati dal patrimonio di Starlink, impresa di telecomunicazione il cui socio di maggioranza, Elon Musk, è proprietario di X. Ci sono poi altri 7,3 milioni di reais (1,7 milioni di euro) versati direttamente da X per altre sanzioni, e dieci milioni di multe che la giustizia ha dettato dopo aver riscontrato che X aveva aggirato per due giorni il blocco imposto nel periodo di sospensione. I restanti 300 mila reais (49 mila euro) sono dovuti alla mancata nomina di un rappresentante legale in Brasile.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv