La posizione dell’UE sul Medio Oriente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

L'Ambasciatore dell’UE presso le Nazioni Unite, in occasione del dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Medio Oriente di ieri, è intervenuto a nome dell’Unione europea e i suoi Stati membri ma anche dei Paesi candidati, ovvero la Macedonia del Nord, il Montenegro, l’Albania, la Repubblica di Moldavia e la Bosnia-Erzegovina, nonché di Andorra. Nella sua dichiarazione, l’Ambasciatore ha sottolineato la seria preoccupazione dell’UE per la situazione a Gaza, definendo “essenziale” un immediato ritorno al cessate il fuoco, che porti al rilascio di tutti gli ostaggi e alla fine definitiva delle ostilità. L'UE, ha aggiunto, è profondamente preoccupata per il ripetersi di incidenti che causano la morte di operatori umanitari a Gaza e chiede che vengano accertate le responsabilità. L'accesso e la distribuzione degli aiuti umanitari senza ostacoli, così come la fornitura di elettricità a Gaza, ha poi ribadito, devono essere ripristinati immediatamente, ricordando che nell'esercizio del diritto di difesa, Israele deve rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale, in tutte le circostanze. L'UE, ha concluso, “deplora il rifiuto di Hamas di consegnare gli ostaggi rimanenti. Troppi israeliani e palestinesi hanno sofferto e il bilancio delle vittime civili a Gaza è inaccettabile. È ora di interrompere il ciclo di violenza e garantire pace e sicurezza per tutti”.
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