La prossima stagione influenzale sarà di media intensità

Sep 28, 2023 - 07:31
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La prossima stagione influenzale sarà di media intensità

La prossima stagione influenzale sarà probabilmente "di media intensità, "con un numero stimato di casi che potrebbe oscillare tra i 5-6 milioni". Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1, "si prevede una decina di milioni di casi di altri virus influenzali 'cugini', che possono causare sintomi simili".

La stima è quella di Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, in occasione dell'evento "Stagione influenzale 2022-2023: cosa sapere e cosa fare", organizzato da Assosalute (branca di Federchimica). La diffusione dell'influenza, prosegue Pregliasco, dipenderà da diversi fattori, tra cui "i ceppi virali in circolazione, la loro novità e variazione rispetto agli anni precedenti, così come le condizioni meteorologiche e climatiche. Pertanto, è fondamentale promuovere la vaccinazione e misure di igiene".
Tanto più che il prossimo autunno-inverno vedrà nuovamente una compresenza dell'influenza e del SARS-CoV-2, che potrà rendere la gestione delle risorse sanitarie più complessa, considerando la similarità dei sintomi. Da una ricerca condotta da Human Highway e presentata a Assosalute, emerge come più di 6 italiani su 10 siano consapevoli della persistenza del virus SARS-CoV-2e di nuove varianti. Preoccupazione che corre più veloce nelle donne rispetto agli uomini. "La vaccinazione è una tutela non solo per sé stessi, ma anche per coloro che sono più vulnerabili, come bambini, anziani o persone con problemi di salute preesistenti", afferma Pregliasco. "Mentre i giovani possono scegliere di vaccinarsi, per i soggetti fragili e gli anziani farlo è quasi una necessità, poiché sono a rischio di gravi complicazioni in caso di infezione". Anche se in lieve calo rispetto al 2022, l'intenzione di vaccinarsi contro l'influenza nella prossima stagione rimane alto, intende farlo il 33% degli italiani, con una propensione elevata tra gli over65 (56,5%).  Quando ci sia ammala, invece, il ruolo del medico di base resta di primaria importanza ma più tra gli uomini (22%) che tra alle donne (17%). Contro i sintomi, farmaci di automedicazione rappresentano la soluzione più comune, con il 60% della popolazione che, nel 2023, afferma di farne uso in caso di influenza. 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv