Le milizie yemenite stanno mettendo in crisi il commercio globale che passa nel Mar Rosso
Da oltre un mese assaltano le navi dal cielo usando spesso elicotteri e imbracciando fucili automatici. E' così che le milizie yemenite stanno mettendo in crisi il commercio globale che passa nel Mar Rosso. Nel tratto compreso tra lo Stretto di Bab el-Mandeb (a sud) e il Canale di Suez passa infatti il 12% del commercio mondiale, per un valore di 1,2 trilioni di dollari l’anno. Un terzo del traffico mondiale di container e il 40% del commercio Asia-Europa passa attraverso questa rotta. Inoltre, il 12% del petrolio mondiale trasportato via mare e l'8% del gas naturale liquefatto (GNL) attraversano il Canale di Suez. Visti i rischi all'ingresso del Canale di Suez, le navi da trasporto delle principali compagnie mondiali, nel mirino yemenita, hanno deviato le rotte a sud del Capo di Buona Speranza mettendo a dura prova costi e tempi di arrivo delle merci. Circa 10 giorni di navigazione in più. Ieri ancora attacchi delle forze Houti: a quanto riferisce il Pentagono due missili sono stati lanciati contro una nave statunitense nel Mar Rosso.
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