Lettere dal carcere, proclamati i vincitori del concorso
"Una lettera che celebra la complessità dei sentimenti più profondi e contrastanti. Dal mondo invisibile del carcere parte una struggente preghiera di perdono da chi ha tolto la vita al figlio di un amico. Senza filtri, senza indulgenza per sé, una scrittura pulita, calda, tragica". È con questa motivazione che la giuria tecnica ha assegnato ad Antonio, ospite nella Casa circondariale di San Gimignano (Siena), la 7/a edizione di 'Scrittodicuore', il concorso nazionale di scrittura rivolto ai detenuti degli istituti carcerari. L'iniziativa è promossa e organizzata dal Comune di Campobasso e dall'Unione lettori italiani (Uli) con la collaborazione della direzione della Casa circondariale di Campobasso e il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale del Molise nell'ambito di 'Ti racconto un libro', laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione 2023. Sul secondo gradino del podio Aymane, ospite nella Casa circondariale di Campobasso, che grazie a una foto contemplata nella solitudine del carcere riscopre persone, momenti e situazioni che hanno dato un'impronta alla propria vita. Una foto di famiglia che ispira la sua lettera di cuore indirizzata alla madre, sincera, colma di amore, di rimpianto, ma anche di speranza. Segnalata dalla giuria anche la lettera di Francesco R., ospite nella Casa circondariale di Poggioreale (Napoli), che con una scrittura pulita, matura, ricercata eppure asciutta, firma una lettera capace di animare anche le piccole cose, come l'abito monacale che tanto fa arrabbiare il destinatario della sua missiva. La giuria 'Giovani' ha invece voluto segnalare la lettera scritta da Renato C., della Casa circondariale Bollate (Milano), che si rivolge ad un caro amico cui confida le proprie paure, senza però abbandonare la speranza di salvezza e di una nuova vita. La proclamazione dei vincitori è stata anche l'occasione per intitolare il premio allo scrittore Pino Roveredo, tra i più importanti esponenti della letteratura italiana contemporanea. Il concorso porta ora il nome dello scrittore friulano, componente storico della giuria tecnica del premio, prematuramente scomparso lo scorso anno.
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