Libia, il Viminale: da gennaio a oggi intercettati in mare oltre 15 mila migranti
“Continua l’impegno da parte dei Paesi di origine e transito dei migranti nel contrasto ai trafficanti di esseri umani e alle partenze irregolari. Da gennaio a oggi, come reso noto dall’Oim, sono 15.117 i migranti intercettati in mare e riportati in Libia”. E’ quanto si legge sull’account X del Viminale che cita i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni riferiti al 2024. Almeno 37.644 persone sono arrivate sulle coste italiane al 14 agosto, segnando un calo del 62,51 per cento rispetto ai 101.419 arrivi dello stesso periodo del 2023. Più della metà dei migranti sbarcati in Italia (il 58,57 per cento) è partita dalla Libia, mentre il 35,5 per cento è salpato dalla Tunisia. L’analisi dei paesi di partenza evidenzia che dalla Libia sono arrivati 22.048 migranti al 14 agosto 2024, con una diminuzione del 29,09 per cento rispetto all’anno precedente. Oltre un terzo (33,03 per cento) delle persone sbarcate in Italia dalle coste libiche sono partite negli ultimi 40 giorni. Dalla rotta tunisina sono giunti “solo” 13.363 migranti, un tracollo del 79,33 per cento rispetto al picco di oltre 64 mila arrivi tra il primo gennaio e il 14 agosto 2023. Dall’ultima rilevazione statistica elaborata da “Agenzia Nova”, risalente al 5 luglio, risulta che dalla Tunisia sono arrivate circa 3.116 persone negli ultimi 40 giorni. La traversata del Mediterraneo centrale, che include Tunisia e Libia, ha causato 421 morti e 603 dispersi, per un totale di 1.244 vittime, secondo l’ultimo aggiornamento disponibile dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim). Nel 2023, l’Oim aveva registrato 2.498 persone morte o disperse, mentre le vittime nel 2022 erano state 1.377. Secondo quanto appreso da “Nova”, le partenze dalla costa libica hanno riguardato quasi esclusivamente la Tripolitania, nell’area occidentale del Paese, mentre 850 migranti (il 3,86 per cento delle partenze dalla Libia) sono giunti in Italia dalla Cirenaica. Questa situazione rappresenta un’inversione di tendenza rispetto alla prima metà del 2023, quando dalla parte orientale del Paese – dominata dal generale Khalifa Haftar, comandante in capo dell’Esercito nazionale libico con sede a Bengasi – erano partiti più migranti irregolari rispetto alle coste occidentali. Va detto, però, che dalle coste della Cirenaica sono partiti numerosi barconi verso la Grecia. I dati del Ministero dell’Interno italiano, visionati da “Agenzia Nova”, mostrano inoltre un calo degli sbarchi dalla Turchia, con 1.581 arrivi al 15 agosto rispetto ai 4.305 dello stesso periodo del 2023, sebbene con un aumento del 70 per cento negli ultimi 40 giorni. La rotta dall’Algeria ha portato in Italia almeno 652 migranti irregolari, un dato marginale ma in crescita rispetto ai 387 arrivi dello stesso periodo del 2023 e in aumento del 123 per cento dal 5 luglio. Infine, sono stati azzerati gli sbarchi dal Libano, che al 31 dicembre 2023 avevano registrato 214 arrivi. La maggior parte dei migranti sbarcati in Italia ha dichiarato di provenire dal Bangladesh (7.690) e dalla Siria (5.770), partendo presumibilmente dalla Libia. Seguono 4.956 tunisini e 2.313 egiziani, con quest’ultima nazionalità che ha registrato un aumento di oltre il 30 per cento negli ultimi 40 giorni. Da segnalare anche l’arrivo di 2.240 guineiani, 1.334 pakistani, 1.053 sudanesi, 1.003 maliani, 988 gambiani e 918 eritrei. Altre 9.379 persone sono catalogate sotto la voce “altre nazionalità”, che potrebbe includere immigrati per i quali sono ancora in corso le attività di identificazione.
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