Libia: Tripoli paralizzata, voli dirottati e timori di un’escalation dopo scontri e voci sulla morte di Ghnewa

Mag 14, 2025 - 07:22
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Libia: Tripoli paralizzata, voli dirottati e timori di un’escalation dopo scontri e voci sulla morte di Ghnewa

Tripoli è piombata nel caos nella notte tra lunedì e martedì, con scontri a fuoco in più quartieri e una popolazione confinata nelle proprie abitazioni. In diversi video circolati online si sentono raffiche di armi automatiche, soprattutto nelle zone di Abu Salim, al-Sarraj, Ghout Shaal e Ain Zara. In parallelo, i voli civili diretti all’aeroporto di Mitiga sono stati dirottati a Misurata, segno della gravità della situazione. L’ondata di violenza fa seguito alle voci sempre più insistenti sulla morte di Abdelghani al Kikli, detto “Ghnewa”, potente capo dell’Apparato di supporto alla stabilizzazione (Ssa). Il suo entourage sostiene che sarebbe caduto in un’imboscata mascherata da incontro di negoziazione. Sebbene non vi sia ancora una conferma ufficiale, l’atmosfera in città è di grande allerta e incertezza. Secondo l’analista Jalel Harchaoui, per anni Ghnewa è stato uno dei leader più influenti della galassia armata di Tripoli, “capace di piazzare fedelissimi nel settore bancario, in quello delle telecomunicazioni e della diplomazia, non tanto grazie alla forza militare quanto alla sua abilità nel superare in astuzia il premier Abdulhameed Dabaiba”. Tuttavia, osserva, “la sua striscia vincente sembra giunta al termine”. La capitale è ora teatro di un possibile “rimescolamento territoriale”, come lo definisce Harchaoui, con le forze allineate a Dabaiba – in particolare la Brigata 444 e il vice ministro della Difesa Zewbi – pronte a prendere il controllo delle aree un tempo dominate dal Ssa. Alcuni alleati minori del gruppo, come Usama Tleish e Lutfi al-Harari, sarebbero già fuggiti dalla capitale. Le implicazioni non si limitano al campo militare: “La caduta della rete di Kikli avrà conseguenze sull’amministrazione della Banca Centrale libica e della Libyan Foreign Bank”, spiega ancora Harchaoui. “La sua struttura parallela, incluso un Audit Bureau istituito lo scorso dicembre, si dissolverà”. Il ministero della Salute ha invitato tutti gli ospedali ad alzare al massimo il livello di allerta e di preparazione per far fronte alla situazione di sicurezza a Tripoli, dove continuano violenti scontri in ampie zone della capitale, in particolare nei quartieri di Abu Salim, sulla strada dell’aeroporto, Salah al-Din e Hay al-Andalus, nel centro città. Da parte sua, anche il ministero dell’Istruzione ha annunciato la sospensione delle lezioni per tutta la giornata di domani, martedì, nell’area della Grande Tripoli, a causa del deterioramento della situazione della sicurezza. La sensazione diffusa è che Tripoli stia entrando in una nuova fase, con l’emergere di un apparato di potere più centralizzato sotto la guida del premier Dabaiba e delle milizie a lui fedeli. Ma le prossime ore saranno determinanti per capire se si tratterà di un assestamento rapido o dell’inizio di una nuova spirale di instabilità.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv