Ministeriale Esteri della Nato e colloqui Russia-Ucraina, la Turchia al centro della diplomazia internazional

La Turchia è per due giorni al centro della diplomazia internazionale. Il 14 e 15 maggio la città di Antalya ospita la riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato, un appuntamento cruciale che precede il vertice dei leader dell’Alleanza Atlantica previsto all’Aja il 24 e 25 giugno (a ridosso del Consilio europeo che si terrà a Bruxelles nei due giorni successivi. Domani, giovedì 15 maggio, invece Istanbul ospiterà l’incontro tra Russia e Ucraina. In un contesto in cui si stanno intensificando gli sforzi internazionali per porre fine al conflitto, la Turchia si è proposta come mediatrice, come avvenuto nella primavera del 2022, un fatto che evidenzia il ruolo crescente di Ankara come facilitatore diplomatico nella regione. L’incontro di Antalya è ospitato dal ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e presieduto dal segretario generale della Nato Mark Rutte. Per l’Italia partecipa il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, la cui presenza sottolinea l’impegno dell’Italia nel raggiungere l’obiettivo del 2 per cento del Pil destinato alla difesa entro il vertice di giugno. Al centro dei colloqui vi è la proposta avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump di aumentare la spesa per la difesa al 5 per cento del Pil, superando l’attuale obiettivo del 2 per cento. Attualmente, solo la Polonia si avvicina a tale soglia con una spesa del 4,7 per cento, mentre gli Stati Uniti si attestano al 2,9 per cento.
Una proposta che ha suscitato dibattiti tra gli alleati, molti dei quali non raggiungono nemmeno il 2 per cento. Il segretario generale Rutte ha enfatizzato l’importanza di una condivisione equa degli oneri all’interno dell’Alleanza, sottolineando: “Chiediamo ai nostri alleati di investire nella loro difesa come se fosse una questione seria”. Oltre alla questione della spesa, l’incontro affronta temi di sicurezza regionale, tra cui la guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente. Il ministro Fidan ha annunciato incontri bilaterali con il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro degli Esteri siriano Assad Hassan al-Shaibani, previsti per giovedì, per discutere la revoca delle sanzioni statunitensi contro la Siria. La partecipazione del ministro Tajani rappresenta un’opportunità per ribadire l’impegno dell’Italia nel rafforzare le capacità difensive dell’Alleanza. L’Italia mira a raggiungere l’obiettivo del 2 per cento del Pil destinato alla difesa entro il vertice di giugno, contribuendo così alla sicurezza collettiva e alla deterrenza dell’Alleanza. La riunione di Antalya serve da preparazione per il vertice dell’Aja, dove i leader della Nato discuteranno strategie a lungo termine per affrontare le sfide emergenti. Le decisioni prese in questa sede influenzeranno le politiche di difesa e sicurezza dell’Alleanza per gli anni a venire.
Nel frattempo, questa mattina il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha chiarito che la formalizzazione della squadra avverrà “quando riceveremo le relative istruzioni dal presidente russo Vladimir Putin”. Tuttavia, la presenza di quest’ultimo resta improbabile. Ad ogni modo, a rappresentare Mosca a Istanbul, a quanto riferito dai media, dovrebbero esserci il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, e il consigliere presidenziale Yury Ushakov. Proprio la presenza di Lavrov, però, è stata smentita oggi da fonti del quotidiano “Kommersant”. Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto “fiducioso” sui risultati che potrebbero scaturire dai colloqui, ai quali Washington sarà rappresentata dal segretario di Stato, Marco Rubio. Oltre a lui, saranno presenti anche gli inviati speciali Steve Witkoff e Keith Kellogg. Se la presenza di Putin dovesse essere sorprendentemente confermata, Trump, attualmente in visita ufficiale in alcuni Paesi del Golfo Persico, potrebbe fare tappa a Istanbul. Putin “vorrebbe che fossi presente, e questa è una possibilità. Non so se ci sarà se io non ci sarò. Lo scopriremo”, ha dichiarato Trump oggi a bordo dell’Air Force One, diretto in Qatar.
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