Nel primo semestre sono stati registrati 132.370 arrivi irregolari nell'Ue
Che sia un'emergenza lo dicono i numeri: nei primi sei mesi di quest'anno sono stati registrati 132.370 arrivi irregolari nell'Unione europea. Il totale più alto dal 2016. E il Mediterraneo centrale rimane la principale rotta migratoria: 65.600 persone, con un aumento del 140% rispetto all'anno scorso.
Un'emergenza che ha risvolti drammatici: secondo il bilancio dell'Oim, riportato da Frontex, a giugno sono scomparse circa 1.900 persone, di cui la maggior parte lungo la rotta del Mediterraneo. Gli arrivi - scrive l'Agenzia Ue per la protezione dei confini nel suo rapporto mensile - su tutte le altre rotte migratorie hanno registrato cali rispetto a un anno fa, che vanno dal 6% sul Mediterraneo occidentale fino al 34% sulla rotta del Mediterraneo orientale.
"Dopo una diminuzione a maggio causata da lunghi periodi di cattive condizioni meteorologiche, i trafficanti hanno intensificato le loro attività, determinando un aumento dell'85% degli arrivi nel Mediterraneo centrale nel solo mese di giugno". "L'aumento della pressione migratoria su questa rotta potrebbe persistere nei prossimi mesi con i trafficanti che offrono prezzi piu' bassi per i migranti in partenza dalla Libia e dalla Tunisia in mezzo a una feroce concorrenza tra i gruppi criminali", avverte Frontex.
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