Nigeria: proteste contro il carovita, almeno 13 morti secondo Amnesty International

Ago 4, 2024 - 07:07
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Nigeria: proteste contro il carovita, almeno 13 morti secondo Amnesty International

Almeno sei dimostranti sono stati uccisi durante le proteste di massa in Nigeria contro il carovita, sfociate in episodi di violenza in diversi Stati. Lo denuncia oggi l’organizzazione non governativa Amnesty International, secondo cui le autorità hanno confermato la morte di quattro persone in seguito all’esplosione di una bomba e l’arresto di centinaia di persone durante le proteste che hanno spinto le autorità ad imporre il coprifuoco in diversi Stati. Isa Sanusi, direttore di Amnesty per la Nigeria, ha dichiarato di aver verificato in modo indipendente i decessi segnalati da testimoni, familiari delle vittime e avvocati. Oltre 300 manifestanti sono stati arrestati ed è stato imposto il coprifuoco negli Stati settentrionali di Kano e Katsina dopo il saccheggio di proprietà governative e pubbliche, ha affermato da parte sua la polizia nigeriana, che conferma la morte di sei dimostranti nella sola città di Suleja, nello Stato del Niger, dove le forze dell’ordine hanno sloggiato un gruppo di manifestanti che avevano barricato un tratto dell’autostrada Abuja-Kaduna. Anche un agente di polizia è stato ucciso e diversi altri sono rimasti feriti. Le proteste sono state indette online con l’hastag #EndBadGovernance, sulla falsariga di quanto avvenuto in Kenya nel mese di giugno, principalmente a causa della carenza di cibo e alla presunta cattiva amministrazione del Paese. Le proteste sono state convocate online per chiedere, tra le altre cose, il ripristino dei sussidi per benzina ed elettricità, l’istruzione primaria e secondaria gratuita e misure per combattere l’insicurezza. Dopo essere entrato in carica più di un anno fa, il presidente Bola Tinubu ha eliminato alcuni sussidi al carburante, svalutato la moneta nazionale (naira) e ha aumentato le tariffe dell’elettricità, misure che hanno fatto schizzare l’inflazione oltre il 34 per cento, erodendo i redditi. A giugno l’inflazione al consumo ha raggiunto il nuovo massimo degli ultimi 28 anni, attestandosi al 34,19 per cento su base annua. I nigeriani sono inoltre alle prese con una diffusa insicurezza, che ha danneggiato il settore agricolo, mentre bande armate rapiscono residenti e bambini delle scuole a scopo di estorsione nel nord del Paese. Nel tentativo di andare incontro alle richieste dei cittadini e di far fronte alle difficoltà causate dalle riforme economiche, lunedì scorso Tinubu ha firmato una nuova legge sul salario minimo. Il provvedimento esclude tuttavia molti dei 200 milioni di abitanti del Paese che sono lavoratori autonomi o non hanno un lavoro.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv