'No rain no whales': cosa ci dicono le balene sul cambiamento climatico
Come sta cambiando il pianeta Oceano a causa del cambiamento climatico? Partendo dall'osservazione dei suoi abitanti più carismatici, le balene, la nostra ricerca è volta a capire quali siano gli effetti de cambiamento climatico sul mare nostrum, il Mar Mediterraneo. Il gruppo di ricerca tutto al femminile di Fondazione CIMA comprende ricercatrici che si occupano di Ecologia Marina e di Meteorologia ci racconterranno quale sia l'importanza del MEditerraneo per il clima e di come balene e delfini stiano cambiando le loro abitudini per adattarsi alla nuova situazione climatica. Francesca Grossi è biologa marina e dottoranda dell'università di Genova. In collaborazione con Fondazione Cima si occupa di distribuzione di cetacei nel Mediterraneo e di modellistica, andando a indagare sui futuri effetti che il cambiamento climatico avrà sugli habitat delle specie presenti soprattutto nel Santuario Pelagos. Paola Tepsich ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Ambientali Marine nel 2007 e ha proseguito la sua formazione con un dottorato di ricerca presso il DIBRIS, Università degli Studi di Genova. È stata visiting researcher presso la Duke University e post-doc presso l’Università di Genova. Dal 2018 è ricercatrice presso Fondazione CIMA nell’ambito Ecosistemi Marini. Paola si occupa di mammiferi marini e della modellazione del loro habitat, con particolare interesso verso l’oceanografia e i possibili impatti derivanti dalle attività antropiche. La sua attività di ricerca prevede anche la partecipazione a numerose campagne in mare, svolte sia su imbarcazioni da ricerca che su piattaforme di opportunità. È responsabile di alcuni dei progetti di ricerca dell’ambito e del programma di formazione Cetasmus. Martina Lagasio si è laureata in Ingegneria Ambientale ed Energetica a Genova nel 2015, ha ottenuto il dottorato in Informatica e ingegneria dei sistemi nel 2019. Dal 2017 è ricercatrice nell'ambito Meteorologia e Clima presso la Fondazione CIMA. Il suo lavoro si concentra principalmente sull'assimilazione di dati osservativi nei modelli meteorologici per migliorare le previsioni. Ha partecipato a progetti finanziati dall'Agenzia Spaziale Europea e dell'unione europea e ha contribuito alla costruzione di diverse catene di modellistica meteorologica presso la Fondazione CIMA. Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche.
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