Oasis: sotto indagine i prezzi dei biglietti per il tour della reunion

Sep 7, 2024 - 06:46
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Oasis: sotto indagine i prezzi dei biglietti per il tour della reunion

Che il tour di reunion degli Oasis fosse uno degli eventi musicali più attesi degli ultimi anni si sapeva. Che i biglietti sarebbero andati a ruba pure. Che i prezzi sarebbero potuti lievitare anche… ma addirittura quadruplicare forse no. Tutta colpa del “dynamic pricing”, che permette di aggiustare il prezzo in funzione della domanda. Quindi, l’agognato ritorno sul palco dei litigiosi fratelli atteso per il 2025 ha fatto schizzare oltremodo i prezzi per assistere a un concerto. I biglietti per 17 spettacoli nel Regno Unito e in Irlanda sono stati messi in vendita sabato 31 agosto esclusivamente tramite la piattaforma Ticketmaster. Di fronte alla scelta di accettare le tariffe più alte o di non vedere la leggendaria band, molti hanno deciso di spendere. Tanto. E i biglietti sono andati esauriti entro la fine della giornata. Il governo del Regno Unito ha ora confermato che esaminerà la questione del prezzo dinamico, “per assicurare che le normative tutelino i consumatori", ha affermato un portavoce del premier Starmer. La Competition and Markets Authority britannica ha affermato che "sono necessarie maggiori protezioni per i consumatori qui, quindi è positivo che il governo voglia affrontare questo problema. Ora non vediamo l'ora di lavorare con loro per ottenere i migliori risultati per i fan e le aziende leali". In Gran Bretagna i prezzi dinamici sono legali, ma è fondamentale che le aziende non ingannino i consumatori sul prezzo di un prodotto. Ticketmaster potrebbe non aver illustrato adeguatamente il fatto che il “dynamic pricing” avrebbe inevitabilmente gonfiato il costo del biglietto. I prezzi dinamici sono in vigore da diversi anni anche negli Stati Uniti, ma le attività della società di intrattenimento non sono esenti da critiche nel paese. Il Dipartimento di Giustizia (DoJ) ha presentato una denuncia civile contro la società a maggio accusandola di gestire un monopolio nell'industria dell'intrattenimento dal vivo. Il procuratore generale Merrick Garland ha affermato: "Negli ultimi anni, le tariffe esorbitanti e i fallimenti tecnologici di Live Nation-Ticketmaster sono stati criticati sia dai fan che dagli artisti. Ma non siamo qui oggi perché la condotta di Live Nation-Ticketmaster è scomoda o frustrante. Siamo qui perché, come sosteniamo, tale condotta è anticoncorrenziale e illegale".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv