Papa Leone XIV ha promesso al presidente argentino Milei che si recherà a Buenos Aires
Il presidente argentino Javier Milei è stato ricevuto oggi in udienza ufficiale da Papa Leone XIV presso il Palazzo Apostolico in Vaticano. L’incontro è durato circa 45 minuti, dei quali 15 a porte chiuse e il resto alla presenza della sorella Karina Milei e degli altri membri della delegazione argentina. Al termine del colloquio, il pontefice ha confermato l’intenzione di visitare prossimamente l’Argentina, sebbene non sia stata indicata una data precisa. Lo riferisce il quotidiano argentino “Clarin”. Il capo dello Stato argentino era accompagnato dalla segretaria generale della presidenza, Karina Milei, dal ministro degli Esteri Gerardo Werthein, dal portavoce presidenziale Manuel Adorni, e dall’ambasciatore argentino presso la Santa Sede, Luis Pablo Beltramino. La delegazione è stata accolta alle 8:50 (ora di Roma) nel cortile di San Damaso dal reggente della Prefettura della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, e dal corpo laico dei “gentiluomini”, che ha guidato gli ospiti attraverso le sale decorate del palazzo fino alla biblioteca del secondo piano, dove si tengono le udienze ufficiali. Nel corso del colloquio privato, Milei ha illustrato al pontefice i punti principali del suo programma di governo e, in particolare, ha sottolineato l’importanza del contenimento dell’inflazione in Argentina. In seguito, nella sala del Tronetto, si è svolto il consueto scambio di doni: Leone XIV ha donato al presidente un mosaico raffigurante il Vaticano, mentre Milei ha offerto un poncho tradizionale della provincia di Catamarca, visitata in passato da Leone XIV quando era vescovo, e due libri dell’economista spagnolo Jesús Huerta de Soto, critico della “giustizia sociale” nella sua interpretazione dottrinale. Secondo fonti della delegazione argentina, il colloquio privato sarebbe stato il più lungo tra quelli finora concessi dal pontefice ai 12 capi di Stato ricevuti dall’inizio del suo pontificato, e si sarebbe svolto in un clima di cordialità, interrotto più volte da risate udibili dall’esterno della biblioteca. Successivamente, il presidente Milei ha incontrato per circa 45 minuti il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, che ha espresso apprezzamento per le relazioni bilaterali tra Argentina e Santa Sede, ribadendo la volontà di rafforzarle ulteriormente. Durante i colloqui si è discusso anche dell’evoluzione socioeconomica dell’Argentina, della lotta contro la povertà, del rinnovato impegno per la coesione sociale e dei principali dossier geopolitici, inclusi la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese. Il Vaticano, in una nota ufficiale, ha sottolineato la necessità di un impegno urgente a favore della pace. Secondo indiscrezioni, la visita del pontefice in Argentina potrebbe avvenire dopo le elezioni legislative del 26 ottobre, ma fonti vaticane non escludono un viaggio nel 2026, che includerebbe anche tappe in Uruguay e Perù, Paesi dove Leone XIV – al secolo Francis Prevost – ha svolto attività pastorale per decenni. Al termine della visita, la delegazione argentina è ripartita alle 10:45 dal cortile di San Damaso in direzione dell’hotel Intercontinental in via Veneto. Nel primo pomeriggio, Milei è atteso a Madrid per la seconda tappa della sua tournée internazionale, che include anche visite ufficiali in Francia e Israele. A Roma, nella giornata di ieri 6 giugno, il presidente argentino ha incontrato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con la quale ha firmato un Piano d’Azione quinquennale per il rafforzamento dei rapporti bilaterali e un memorandum d’intesa tra la compagnia argentina Ypf e la società energetica italiana Eni. Milei aveva già partecipato, lo scorso 26 aprile, ai funerali di papa Francesco, mentre aveva delegato i ministri Werthein e Pettovello a rappresentare l’Argentina durante la messa d’inizio pontificato di Leone XIV. In occasione della sua elezione, l’8 maggio scorso, il presidente argentino aveva inviato un messaggio di congratulazioni al nuovo pontefice, auspicando che la sua voce si levi a difesa della vita, della libertà e della proprietà privata, elementi che – secondo Milei – costituiscono “i pilastri della civiltà”.
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