Patrick Zaki è arrivato nella sua Bologna

Lug 24, 2023 - 07:17
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Patrick Zaki è arrivato nella sua Bologna

Abito blu, cravatta scura e i riccioli neri che assieme agli occhiali e la barba sono diventati la sagoma stilizzata apparsa per mesi e mesi su striscioni, manifesti, locandine, messaggi social. "Patrick Zaki libero" non è più uno slogan, un logo, ma un laureato dell'Università di Bologna che va in Ateneo a ritirare la sua pergamena. Come qualunque altro studente, ma più atteso, più acclamato e più felice.

Dopo l'arrivo all'aeroporto di Malpensa, Zaki raggiunge la sua Bologna assieme al rettore Giovanni Molari e alla sua professoressa Rita Monticelli. Saluta e mostra le dita a "V", segno di vittoria, mentre il rettore al microfono libera un "Finalmente sei qui", archiviando gli anni difficili, fatti di manifestazioni, sit in, conferenze e tante iniziative per ottenere la liberazione del giovane ricercatore attivista arrestato e trattenuto in carcere.

"Patrick, ti auguro di vivere una vita serena e libera, senza farti tirare la giacchetta da nessuno, la tua forza è stata sempre l'indipendenza, mantienila sempre", auspica il rettore dell'Università Alma Mater di Bologna, Giovanni Molari. "Sono stati tre anni difficili, a tratti drammatici, ma ora è il momento della festa", aggiunge.

Il rettore consegna a Patrick Zaki la pergamena di laurea che aveva dovuto conseguire online, insieme a una maglietta dell'Università di Bologna. "Ben tornato Patrick, è bello riaverti qui, riabbracciarti dopo un po' di anni a vedere la tua immagine nelle nostre stanze. Finalmente sei qui in carne e ossa, dopo telefonate private, incontri online. È bello averti qui con noi in persona - ha detto -. L'università è luogo di pluralismo e libertà, luogo al di sopra delle parti. Sono stati tre anni difficili, tre anni drammatici. Ora è il momento della festa. Da te abbiamo imparato a resistere". Molari ha ricordato anche la famiglia di Giulio Regeni,

E un "finalmente" scappa anche a Patrick. "Sono qui: è un sogno che si avvera dopo tanti anni. È bellissimo essere qui all'Università. Grazie. Grazie". Sono le prime parole di Patrick Zaki in rettorato a Bologna. Il suo italiano, non esercitato per tutto questo tempo di prigionia, è stentato, ma le idee scorrono chiarissime. "Per me Bologna è la città della libertà, è una seconda casa. Grazie a tutti per il supporto". La festa si sposta in Piazza Maggiore. Accanto al giovane ricercatore c'è la fidanzata, con la sorella e il rettore Giovanni Molari. Li raggiunge il sindaco Matteo Lepore. In piazza c'è il cinema all'aperto 'Sotto le stelle del cinema' e ci sono centinaia di persone che erano venute a vedere il film 'Lo spaccone' e, a sorpresa, si sono ritrovati sul palco l'attivista egiziano. "Ringrazio le autorità italiane ed egiziane, le ong, la società civile e i vertici dello stato italiano fino alla presidente del Consiglio", scandisce Patrick Zaki. E poi un pensiero per la sua città di adozione. "Bologna è la mia seconda casa: ho goduto di molto sostegno, ho visto questo sostegno in tre anni e si è visto anche al Cairo". "Questo posto vuol dire tanto per me", dice dal palco in piazza Maggiore a Bologna, dove si emoziona ringraziando i bolognesi presenti a centinaia. "Sono davvero felice, molto emozionato - aggiunge - sono grato a tutte le persone di Bologna per essere qui. Vorrei andare porta a porta per ringraziare tutti. Le persone che sono qui ora di fronte a me sono la vera ragione della mia libertà. Ora vorrei fare qualcosa per Bologna e per i diritti umani in Italia".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv