Piemonte: Unioncamere, esportazioni al -4,6 per cento nel primo semestre 2024
Nel I semestre del 2024 le esportazioni del Piemonte hanno avuto un calo del 4,6 per cento. Lo certificano i dati di Unioncamere. Un dato peggiore rispetto alla media nazionale che è stata del -1,1 per cento. A soffrire maggiormente è stato il settore dei mezzi di trasporto con un netto -16,2 per cento. A pesare in particolare la vendita degli autoveicoli a -29,7 per cento. Francia e Germania si confermano i paesi principali delle vendite oltre confine, mentre gli Stati Uniti sono il mercato più rilevante di quelle extra-Europee. A livello territoriale sono Biella e Torino, rispettivamente a -14,2 per cento e -10,8 per cento, le due realtà che hanno sofferto maggiormente di questo calo. “Il dato sull’export Piemontese, che registra una flessione del -4,6 per cento nei primi sei mesi del 2024, ci impone una riflessione attenta e profonda. È evidente che il contesto economico internazionale stia mettendo a dura prova il nostro tessuto produttivo – ha affermato Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte -. Nonostante questo scenario sfavorevole, il Piemonte dimostra una certa resilienza, grazie alla buona performance dei settori alimentare e tessile. Questi comparti, storicamente legati al nostro territorio, confermano la loro vitalità e la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato globale. È però necessario mettere in campo azioni immediate e coordinate per sostenere le imprese piemontesi, in particolare quelle più esposte alla crisi. In questo quadro, occorre sostenere l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese, investendo in ricerca e sviluppo, facilitando l’accesso al credito e promuovendo la formazione professionale, oltre che favorire l’internazionalizzazione, semplificando la burocrazia. Le Camere di commercio svolgono un ruolo cruciale in questo ambito, offrendo servizi di orientamento, formazione e assistenza alle imprese che intendono espandersi oltre i confini nazionali”, ha concluso Coscia.
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