L’Italia è un Paese sempre più vecchio e la classe medica non fa eccezione
L’Italia è un Paese sempre più vecchio e la classe medica non fa eccezione, confermandosi la più anziana d’Europa. Questa è la fotografia scattata dall’ISTAT. Non solo dunque vi è una popolazione sempre più anziana, ma gli stessi medici sono prossimi al pensionamento, con il SSN che nell’arco di due o tre anni si appresta a vivere un ampio ricambio generazionale, dove è fondamentale un’adeguata formazione per le nuove leve, che vada oltre il percorso universitario. In questo contesto si colloca l’impegno della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio – SIGOT, molto attiva con diverse iniziative. Come rilevano i dati ISTAT, negli ultimi vent’anni i residenti over 65 sono aumentati di oltre 3 milioni, arrivando a 14 milioni 358 mila (+5,1% rispetto al 2004); oltre la metà, 7 milioni 439 mila, ha almeno 75 anni. Allo stesso tempo, vi è anche l’invecchiamento del personale medico: i medici italiani sono i più anziani d’Europa. Secondo l’ISTAT, nel 2021 in Italia il 55% dei medici aveva almeno 55 anni, contro il 44,5% in Francia, il 44,1% in Germania e il 32,7% in Spagna. Inoltre, il numero di medici specialisti dipendenti del SSN è diminuito in valore assoluto, passando da circa 105mila unità nel 2012 a circa 102mila nel 2021. Tra i motivi della cessazione, nel 2021, il 20,9% è dovuto a collocamento a riposo per limiti di età e il 31,5% a dimissioni con diritto alla pensione.
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