Roma: ipotesi aumento del costo del biglietto per i trasporti a 2,50 euro solo per i turisti e non per i residenti
Un aumento del biglietto a 2,50 euro a Roma ma soltanto per i turisti e quindi per chi non risiede nel territorio. È questa la proposta avanzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil oggi pomeriggio nel corso di un lungo confronto in Regione Lazio andato avanti per oltre tre ore. L’ipotesi consentirebbe di recuperare risorse e coprire parte, se non tutta la quota, dei 22 milioni di euro necessari per il triennio 2025-2027 a chiudere il piano economico finanziario di Atac e quindi procedere alla stipula del nuovo contratto di servizio con il Comune di Roma. L’azienda ora, infatti, sta operando in proroga dal 2021. Al tavolo hanno partecipato gli assessori alla Mobilità di Roma e del Lazio, Eugenio Patanè e Fabrizio Ghera, oltre ai sindacati. Per la Uil è intervenuto Massimo Proietti, per la Cisl Maria Veltri. “Innanzitutto abbiamo chiesto una battaglia condivisa del Comune e della Regione per le giuste risorse da troppo tempo negate a Roma sul trasporto pubblico locale, la città come noto è sotto finanziata”, ha spiegato il segretario della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola. “Abbiamo ribadito – ha aggiunto – che siamo contrari a ogni aumento delle tariffe per i cittadini di Roma e Lazio, che stanno vivendo da un anno i disagi legati ai cantieri. La soluzione c’è: basta aumentare il prezzo, a 2,5 euro o anche 2,2 euro, per chi non è residente nel territorio regionale e che usufruisce in larga parte dei biglietti, anziché degli abbonamenti, lasciando il costo a 1,5 euro per i residenti. Abbiamo visto una apertura della Regione, ora ci aspettiamo che il Comune faccia delle proposte, Atac ci guadagnerà nel lungo periodo. Noi siamo per la differenziazione tariffaria tra residenti e turisti e ovviamente per trovare ulteriori risorse strutturali”.
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