Razzi di Hezbollah su Unifil in Libano: colpita base italiana, feriti 4 peacekeeper ghanesi
Otto razzi da 107 millimetri hanno colpito nel pomeriggio di martedì il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. I razzi hanno impattato su alcune aree all'aperto e sul magazzino ricambi della base dove non era presente alcun soldato. Non si registrano feriti: cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. "A giudicare dal tipo di razzi, possiamo confermare che sia stato Hezbollah a colpire la base Unifil", ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. "Hezbollah non ha alcun diritto di toccare le truppe italiane, che hanno garantito la sicurezza anche di Hezbollah ed è quindi inammissibile e inaccettabile che si spari contro il contingente italiano. Se è stato un errore, imparino ad utilizzare meglio le armi". Medio Oriente: perché la missione Unifil in Libano è importante per l'Europa La missione di pace dell'Onu ha confermato che le sue strutture sono state prese di mira in tre diversi episodi, con quattro peacekeeper ghanesi feriti in uno di questi “incidenti” in cui "un razzo, lanciato probabilmente da attori non statali", ha colpito la loro base vicino al villaggio di Ramyah.
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