Regno Unito, il governo Starmer apre alla proprietà straniera nei media: fino al 15% per gli Stati esteri

Il nuovo governo britannico guidato da Keir Starmer ha annunciato una significativa riforma del settore dei media, che prevede la possibilità per Stati esteri di acquisire fino al 15 per cento delle quote di proprietà di giornali e riviste nel Regno Unito. La proposta, rivelata giovedì, rappresenta un cambio di rotta rispetto alla linea adottata dal precedente governo conservatore, che nel 2023 aveva imposto un divieto totale alla proprietà straniera per evitare influenze politiche esterne. La nuova soglia del 15 per cento ha lo scopo di trovare un equilibrio tra protezione dell’indipendenza giornalistica e attrazione di investimenti internazionali, soprattutto in un momento di difficoltà finanziaria per molte testate storiche. “Una stampa libera e indipendente è un bene nazionale, ma deve anche essere in grado di raccogliere capitali vitali”, ha spiegato il segretario alla Cultura Lisa Nandy, sottolineando che ogni operazione sarà soggetta a controlli per evitare rischi per l’interesse pubblico.
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