Guardian: nel Regno Unito ritardi burocratici rallentano l'invio di aiuti militari all'Ucraina
Solo poco più di 400 milioni di sterline del fondo militare da 900 milioni di sterline (1,04 miliardi di euro) destinato all'Ucraina e gestito dal ministero della Difesa di Londra sono state utilizzate a causa di ritardi burocratici nell'assegnazione degli appalti: ritardi che hanno spinto i critici ad accusare il governo di lentezze nella fornitura di armi al fronte. Lo scrive il quotidiano britannico Guardian. Il Fondo internazionale per l'Ucraina, guidato dal Regno Unito, conta nove Paesi tra i suoi donatori (Gb, Danimarca, Islanda, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Australia e Nuova Zelanda). Dei 900 milioni di sterline donati dai governi negli ultimi due anni, di cui 500 milioni provenienti dal Regno Unito, finora solo 404 milioni sono stati impegnati o spesi, sottolinea il giornale. Alcuni dei materiali previsti dai contratti già firmati non raggiungeranno l'Ucraina prima della primavera 2025, hanno ammesso i ministri. L'opposizione ha accusato il ministero della Difesa di essere lento. Secondo i funzionari del ministero della Difesa i ritardi sono stati causati dalla necessità di valutare ciascuna dell'enorme numero di società di difesa che hanno presentato offerte per gli appalti. "Migliaia di risposte sono state ricevute dall'industria ai requisiti del Fondo internazionale per l'Ucraina, ognuna delle quali ha dovuto essere rivista individualmente. Non troviamo scuse per esserci assicurati che tutto ciò fosse fatto correttamente e in un modo che aiutasse nel modo più efficace l'Ucraina", ha affermato un portavoce del ministero.
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