Scoperto in Cina un nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo dai pipistrelli

Feb 22, 2025 - 07:04
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Scoperto in Cina un nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo dai pipistrelli

Un gruppo di ricercatori cinesi ha scoperto un nuovo coronavirus dei pipistrelli che comporta il rischio di trasmissione da animale a uomo, poiché utilizza lo stesso recettore umano del virus che causa il Covid-19. Lo studio, riferisce il quotidiano “South China Morning Post”, è stato condotto da Shi Zhengli, una popolare virologa nota come “batwoman” per le sue numerose ricerche sui coronavirus dei pipistrelli, in collaborazione con ricercatori dell’Accademia delle scienze di Canton, dell’Università di Wuhan e dell’Istituto di virologia di Wuhan, in un laboratorio di di Canton.

Shi è nota soprattutto per il lavoro svolto nell’Istituto di virologia di Wuhan, al centro della teoria che fa risalire le origini del Covid-19 ad una fuga di laboratorio. La ricercatrice ha tuttavia negato la responsabilità dell’istituto nell’origine dell’epidemia. L’ultima scoperta è un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5, identificato per la prima volta nel pipistrello a Hong Kong.

Proviene dal sottogenere merbecovirus, che comprende anche il virus Mers-CoV che causa la Sindrome respiratoria mediorientale (Mers). È in grado di legarsi all’enzima di conversione dell’angiotensina umano, lo stesso recettore usato dal virus Sars-CoV-2, che causa il Covid, per infettare le cellule. “Segnaliamo la scoperta e l’isolamento di un lignaggio distinto (lignaggio 2) di HKU5-CoV, che può utilizzare non solo l’Ace2 del pipistrello, ma anche l’Ace2 umano e vari ortologhi dell’Ace2 dei mammiferi (geni trovati in specie diverse con un’origine comune)”, hanno scritto i ricercatori in un articolo pubblicato sulla rivista “Cell”.

La squadra guidata da Shi ha affermato che l’HKU5-CoV-2 si è adattato meglio all’Ace2 umano rispetto al lignaggio 1 del virus e che “potrebbe avere una gamma di ospiti più ampia e un potenziale maggiore per l’infezione interspecie”. Ritiene dunque necessario un maggiore monitoraggio del virus, anche se la sua efficienza risulta “significativamente inferiore” rispetto a quello del Covid e che il “rischio di insorgenza di (HKU5-CoV-2) nelle popolazioni umane non dovrebbe essere esagerato”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv