Se il superbonus penalizza le banche

Mag 12, 2024 - 21:35
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Se il superbonus penalizza le banche

«Gli interventi decisi dal governo in questi giorni sul cosiddetto superbonus edilizio contengono alcune indicazioni positive, mentre altre situazioni lasciano qualche perplessità, in particolare per quanto riguarda la retroattività della misura che impatta sulle compensazioni dei crediti fiscali. L'aspetto più rilevante, da sottoporre all'attenzione dell'esecutivo, è che questo intervento sia l'ultimo. Finora, il sistema degli incentivi edilizi ha subito 32 modifiche e proprio la continua incertezza ha rappresentato e rappresenta tuttora il peggior nemico delle imprese: senza un quadro giuridico certo, è di fatto impossibile effettuare una corretta pianificazione finanziaria. Dal punto di vista politico, c'è da rilevare il malcontento del settore bancario italiano perché la misura colpisce, probabilmente, gli istituti di credito più di altre realtà imprenditoriali: penalizzazioni sono state introdotte per le banche che hanno acquistato crediti sotto il 75% del valore di libro, per quanto riguarda la retroattività e la durata delle compensazioni, corretta a 6 anni, e per quanto riguarda l'impossibilità di pagare, proprio attraverso le compensazioni fiscali, i contributi previdenziali dei loro dipendenti. È chiaro che dopo il flop sulla tassa per gli extraprofitti, il governo vuole in qualche modo fare pagare il conto del superbonus alle banche». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando le ultime modifiche al cosiddetto "superbonus" edilizio. Secondo i calcoli del Centro studi di Unimpresa, basati sui bilanci ufficiali, le prime cinque banche hanno "in pancia" crediti fiscali relativi ai bonus edilizi per quasi 35 miliardi di euro: Intesa Sanpaolo 20,1 miliardi, Unicredit 5,7 miliardi, Bper 4,5 miliardi, Banco Bpm 2,9 miliardi e Monte dei Paschi di Siena 1,6 miliardi.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv