Sì, camminare tra gli alberi fa davvero bene: arriva la terapia forestale!

Ago 13, 2024 - 05:21
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Sì, camminare tra gli alberi fa davvero bene: arriva la terapia forestale!

"Almeno due ore in una foresta hanno un beneficio sulla psiche di una settimana, mentre un week end può dare benefici sulla salute mentale e sulle difese immunitarie, anche per un mese". Lo sostiene Francesco Meneguzzo, curatore insieme a Federica Zabini, di "Terapia Forestale", il primo libro dedicato a questa medicina naturale, nato da una ricerca condotta dal Comitato Scientifico Toscano del CAI insieme all’Istituto per la BioEconomia del CNR e al CERFIT, che spazia dallo studio della tipologia dei composti organici volatili emessi dalla foresta, al loro beneficio testato su gruppi di persone che hanno partecipato a sessioni di "terapia forestale". Nel libro è già pianificata la qualificazione di numerosi rifugi e sentieri, quali Stazioni di Terapia Forestale, sugli Appennini e sulle Alpi. Vengono organizzati week end immersivi, o sessioni di qualche ora, nel verde rigenerante delle foreste, veri centri di aromaterapia naturale. Per citarne alcuni: Il Bosco del Sorriso a Bielmonte, nel cuore dell’Oasi Zegna (in provincia di Biella, Piemonte) propone un cammino esperienziale tra abeti, faggi e le betulle. Il Monte Duro, nel reggiano, dominato dal raro pino silvestre, è uno straordinario generatore di sostanze benefiche e il Bosco di Fai della Paganella, dove è nato il Parco del Respiro, all’interno di una splendida faggeta, in Trentino. Abbiamo importato "la terapia forestale", dal Giappone, dove viene praticata già da diversi anni e prende il nome di Shinrin-yoku (letteralmente, "bagno nella foresta"). Prevede una profonda immersione nella natura attraverso una metodologia esperienziale che stimoli l’attenzione consapevole della mente, dei cinque sensi e delle sensazioni corporee in relazione al contesto naturale della foresta. La pratica guidata include l’ascolto dei suoni di un bosco, il respirarne i profumi e gli oli essenziali rilasciati dagli alberi (fitoncidi), l’osservare la luce e le sfumature dei colori, lo stabilire un contatto con le piante e con la terra. Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come l’applicazione di questo protocollo sia correlato con la diminuzione della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e dei livelli di cortisolo (ormone dello stress). Allo stesso tempo è stato appurato come la "terapia forestale" permetta di riequilibrare il sistema nervoso autonomo, di migliorare l’umore e di rinforzare il sistema immunitario favorendo la produzione dei linfociti NK (natural killer).

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv