Timori in Iran per le persecuzioni antisemite dopo l’arresto di rabbini ed esponenti dell’ebraismo

Lug 3, 2025 - 02:39
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Timori in Iran per le persecuzioni antisemite dopo l’arresto di rabbini ed esponenti dell’ebraismo

Dopo l’arresto da parte dell’Iran di alcuni rabbini ed esponenti religiosi attivi nelle città di Teheran e Shiraz, con le accuse di intrattenere rapporti con Israele, si teme l’inizio di persecuzioni antisemite nel Paese. A lanciare l’allarme è il gruppo franco-iraniano per i diritti delle donne “Femme Azadi”. I timori sono stati rilanciati dal sito d’informazione israeliano “Ynet”, secondo cui le autorità iraniane hanno arrestato diversi membri di una stessa famiglia ebraica, sequestrandone i dispositivi elettronici. Le donne sarebbero state successivamente rilasciate, mentre gli uomini – tra cui, secondo lo stesso sito, anche un rabbino – si troverebbero ancora in stato di detenzione. Inoltre, secondo l’agenzia di stampa iraniana “Fars”, circa 700 persone sono state arrestate in Iran con l’accusa di avere legami con Israele dal 13 giugno, giorno in cui lo Stato ebraico ha lanciato l’operazione contro il programma nucleare iraniano.

L’attuale rappresentante ebraico nel Majles (Parlamento iraniano) è Homayoun Sameh, eletto nel 2020 dopo una carriera nel settore farmaceutico. Secondo “Ynet”, Sameh è un “importante critico delle azioni di Israele”, dopo che il parlamentare aveva affermato che gli attacchi di Israele “non distinguono tra nazionalità, religione o credo. Siamo tutti iraniani, e dobbiamo difendere questa patria dall’aggressione straniera con unità, empatia e determinazione”. Per Sameh, gli attacchi hanno dimostrato che Israele è un “regime selvaggio, assassino di bambini”.

La situazione per gli ebrei non era ottimale neanche prima degli attacchi di Israele contro Teheran. Spiega Lior Sternfeld, professore associato di storia e studi ebraici presso la Penn State University, in un’intervista con il sito d’informazione ebraico statunitense “Forward”: “L’Iran applica la legge islamica (Sharia), che distingue tra musulmani e non musulmani nelle questioni civili e legali. I non musulmani non possono ricoprire incarichi governativi di alto livello, né essere comandanti militari o giudici. La testimonianza di un ebreo in tribunale non ha lo stesso peso di quella di un musulmano, e le pene per omicidio variano a seconda della religione del colpevole e della vittima”. Inoltre, gli ebrei iraniani non possono viaggiare in Israele, spiega Sternfeld, sottolineando come il passaporto iraniano lo vieti esplicitamente. Il professore ha quindi commentato le dichiarazioni di alcuni leader ebrei in Iran contro il governo di Netanyahu e le azioni delle Forze di difesa israeliane in Iran, spiegando che “è difficile dire cosa pensino realmente”.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv