Torna a scendere la bolletta dell'elettricità
Mentre si va verso la liberalizzazione del mercato dell'energia, ecco la bella sorpresa per l'anno appena iniziato: torna a scendere la bolletta dell'elettricità. Il primo trimestre 2024 vedrà il costo calare del 10,8%, per gli utenti del mercato tutelato. A renderlo noto è Arera (l'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che fissa appunto le tariffe di luce e gas sui mercati protetti. A conti fatti, la spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole - tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024 - sarà di circa 684 euro, -50% sui dodici mesi equivalenti dell'anno precedente (1° aprile 2022 - 31 marzo 2023). La riduzione della spesa energetica, sottolinea Coldiretti, ha un doppio effetto positivo: aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e riduce i costi delle imprese. Lo stesso presidente dell'autorità, Stefano Besseghini, ricorda comunque che "i valori assoluti dei prezzi sono ancora circa il doppio di quelli pre crisi, e il sistema energetico europeo non è scevro da rischi". E infatti, pur stimando un risparmio da circa 82,5 euro su base annua a famiglia, il Codacons, come anche Assoutenti e Unione Consumatori, avverte: le tariffe sono "sensibilmente più elevate rispetto al periodo pre crisi, al punto che la spesa media sarà più alta di 151 euro su base annua a nucleo familiare rispetto al primo trimestre del 2020". In più, aggiunge, a partire dal prossimo luglio, gli italiani potrebbero andare incontro a una pesante stangata legata alla fine del mercato tutelato per l'energia elettrica. Nel fornire le nuove tariffe, Arera ricorda che, terminato il sistema di rafforzamento del bonus sociale in vigore negli ultimi due anni (che ne aveva esteso la platea dei beneficiari), da gennaio 2024 la soglia Isee per ottenerlo sarà pari a 9.530 euro. Si arriva a 20mila euro per le famiglie numerose, cioè quelle con più di tre figli. Viene poi confermato il contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, come previsto dalla legge di bilancio 2024. Ma perché, intanto, scende la bolletta elettrica? Guardando alle singole componenti in bolletta, il prezzo finale dell'elettricità per la famiglia tipo risulta di 25,24 centesimi di euro al kilowattora (kWh), considerando anche le imposte, contro i 28,29 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente. Dietro alla discesa del -10,8% c'è soprattutto la diminuzione complessiva della spesa per la materia energia, circa -14%, controbilanciata parzialmente dai rialzi per le tariffe di rete regolate (trasporto e gestione contatore, +2,1%) e oneri generali di sistema (+1,1%). Le cose sarebbero potute andare anche meglio, spiega Arera, se negli ultimi mesi non fossero scoppiate le tensioni in Medio Oriente, che hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui petrolio e gas naturale. C'è però da dire che la domanda di gas si mantiene contenuta e il livello degli stoccaggi europei resta di poco inferiore al 90% della capacità disponibile. Continua poi la contrazione dei consumi di gas, soprattutto nel settore termoelettrico, principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili. Questo ha favorito, nel trimestre in corso, il ribasso del prezzo dell'energia elettrica (il cosiddetto "Pun", prezzo unico nazionale). Sul fronte aiuti statali, invece, Federconsumatori chiede comunque al governo di fare di più. "Oltre a mantenere lo sconto sull'Iva per il gas e gli attuali parametri di accesso per i bonus energia e gas, è necessario sostenere le famiglie in difficoltà, stanziando un fondo contro la povertà energetica, fenomeno che sta purtroppo dilagando nel paese", si legge in una nota dell'associazione. Nonostante il calo del 10,8% della tariffa della luce, per Federconsumatori "la spesa si attesta comunque su livelli insostenibili per molte famiglie, che già devono fare i conti con i notevoli aumenti per la bolletta del gas, segnati dal passaggio al mercato libero, in cui si registrano prezzi più elevati e in nessun caso più convenienti". In questo contesto, l'associazione esorta il governo a ripensare la sua scelta "di smantellare alcune delle tutele definite per affrontare la crisi energetica, eliminando lo sconto sull'Iva per il gas e restringendo la platea dei bonus energia e gas". Con questi "inaccettabili passi indietro" si rischia "di annullare completamente i benefici determinati dal calo dell'energia elettrica e di determinare, in ogni caso, degli aggravi a carico dei consumatori".
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