Università, approvata norma su Educatori Servizi Infanzia

Lug 25, 2025 - 06:42
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Università, approvata norma su Educatori Servizi Infanzia

La commissione Cultura al Senato ha approvato l’emendamento dei relatori al decreto Università che risolve la questione relativa ai titoli di studio per educatore nei servizi per l’infanzia consentendo la continuità di esercizio della professione per la quale si è ottenuto il titolo di studio. L’intervento risolve il problema della platea di coloro che si sono immatricolati, entro l’anno accademico 2018/2019, nelle classi di laurea L-19 (Scienze dell’Educazione) e LM-85bis (Scienze della Formazione Primaria). Tutela, quindi, quegli studenti che hanno fatto affidamento in un quadro normativo che gli consentiva l’accesso alla professione e che poi, dopo l’immatricolazione, é stato modificato dal legislatore con il decreto legislativo n. 65/2017. “Con questo intervento poniamo rimedio a una situazione complessa, frutto di interventi legislativi del passato, e garantiamo anche una soluzione concreta a un problema che, ingiustamente, aveva coinvolto educatori ed educatrici senza alcuna responsabilità. Grazie a questa misura, inoltre, evitiamo che asili nido e centri per l’infanzia possano trovarsi improvvisamente privi di personale qualificato, assicurando così la continuità dei servizi educativi e il sostegno alle famiglie che ogni giorno vi fanno affidamento”, dichiara il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Questi professionisti, pur avendo scelto il percorso di studi in base agli sbocchi professionali previsti al momento dell’immatricolazione, si sono, infatti, ritrovati con qualifiche non più abilitanti per lavorare come educatori nei nidi e nelle sezioni primavera. La disposizione punta ad agire sulla disciplina transitoria per estendere la validità dei titoli di coloro che si sono immatricolati entro l’anno accademico 2018/2019, tutelandone il legittimo affidamento. La norma, inoltre, fornisce anche alle istituzioni scolastiche e universitarie una interpretazione applicativa chiara e uniforme sulla validità dei titoli di studio. Dopo il voto di oggi in Commissione, il decreto Università sarà domani all’esame dell’aula del Senato.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv