Vovan e Lexus colpiscono ancora, a cadere nella trappola dei due comici russi il premier irlandese Leo Varadkar

Dic 20, 2023 - 09:52
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Vovan e Lexus colpiscono ancora, a cadere nella trappola dei due comici russi il premier irlandese Leo Varadkar

Vovan e Lexus colpiscono ancora. A cadere nella trappola dei due comici russi è stato questa volta il premier irlandese Leo Varadkar che - credendo di parlare con un alto funzionario africano, come era già accaduto nel novembre scorso a Giorgia Meloni - si è lasciato andare a qualche confidenza di troppo sul problema dei rifugiati ucraini. "Stiamo vivendo una grande crisi dei rifugiati in Irlanda, la più grande che abbiamo dovuto fronteggiare nella nostra storia", ha affermato Varadkar nella conversazione, pubblicata sul canale Telegram del duo russo e ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "Ci sono attualmente centomila ucraini che vivono in Irlanda", ha sottolineato il primo ministro, che poi ha aggiunto: "Io stesso ho dato ospitalità ad un rifugiato dall'Ucraina a casa mia per nove mesi". Niente di drammatico o di particolarmente compromettente, ma la figuraccia l'ha rimediata anche Varadkar insieme a tutto il suo staff, come tanti altri prima di lui, nonostante i re dello scherzo telefonico, al secolo Aleksej Stoljarov e Vladimir Kuznetsov, poco più di un mese fa dopo la beffa a Meloni avessero avvertito: "Presto ne sentirete altri". Niente sembra poter fermare il duo russo che buca cortine diplomatiche e scavalca barriere di consiglieri apparentemente senza sforzo e con una fantasia degna di Totò. Nella rete dei comici-giornalisti sono caduti la presidente della Bce Christine Lagarde e, pochi mesi prima di morire, addirittura l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, entrambi gabbati da Vovan e Lexus in versione Volodymyr Zelensky. Ma anche l'ex premier britannico Boris Johnson e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Pedro Sanchez, senza dimenticare la 'mamma' di Harry Potter J.K.Rowling e il mitico Elton John. Quanto alle accuse di collusione con i servizi segreti russi, i due smentiscono categoricamente. Piuttosto, sottolineano in dichiarazioni e interviste, i leader occidentali sono vanesi. E il gioco è fatto.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv